Ieri è stata ufficializzata la nomina di Andrea Orcel come Ceo designato al posto dell’uscente Jean Pierre Mustier.
Il manager entrerà in carica solo ad aprile, dopo che saranno espletati tutti i passaggi formali.
Tuttavia, diversi operatori di mercato si interrogano su quella che sarà la strategia che vorrà intraprendere il banchiere ex Ubs, tra cui anche la possibilità di crescere per linee esterne. Altri rumor hanno parlato anche del focus sul rilancio commerciale della banca.
La banca di piazza Gae Aulenti è da diverso tempo al centro di rumor di M&A, anche se il Ceo uscente Mustier ha sempre ribadito nei mesi scorsi che la banca non era interessata ad operazioni di aggregazione, mentre recentemente la banca ha spiegato che non accetterà operazioni che possano impattare sulla solidità patrimoniale.
UniCredit continua ad essere indicata dalle indiscrezioni come il partner più probabile per una fusione con Mps, e sarebbe vista di buon occhio anche dal Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64,2% del capitale. Sempre in ottica M&A, il quotidiano La Stampa ha parlato dell’ipotesi di un ipotetico interessamento anche per Banco Bpm.
Tornando a UniCredit, secondo fonti di stampa Mustier potrebbe lasciare il timone della banca dopo la presentazione dei conti 2020, fissata per il prossimo 11 febbraio. In attesa dell’insediamento di Orcel, il cda potrebbe individuare una figura che assuma il ruolo di direttore generale che entri subito in carica. Il giornale cita Carlo Vivaldi, Francesco Giordano e Niccolò Ubertalli, tutti manager interni alla banca.