Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 3,3% e in linea all’analogo indice europeo (+2,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,7%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture.
In Italia, dopo il fallimento del mandato esplorativo conferito al Presidente della Camera, Roberto Fico, di trovare una maggioranza per formare un nuovo Governo politico, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato Mario Draghi di costituire un esecutivo di alto profilo per fare fronte all’emergenza del Paese. Draghi scioglierà la riserva dopo le consultazioni con le forze politiche.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 100 pb, il comparto bancario ha archiviato un’altra ottima seduta, anche in scia ai nuovi rumor di M&A e in attesa che entri nel vivo lla nuova tornata di trimestrali.
Sul Ftse Mib in spolvero Intesa Sanpaolo (+2,9%), il cui board oggi approverà i conti e con l’integrazione di Ubi confermata per aprile. Brilla Bper (+4,2%), fresca di conti e che potrebbe accelerare ancora il de-risking. La banca resta al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A, così come Banco Bpm (+4,4%).
Bene UniCredit (+2,6%), il cui presidente Cesare Bisoni in un’intervista ha usato parole di apprezzamento per il neo Ad designato Andrea Orcel e che potrebbe vedere l’uscita anticipata dell’attuale Ceo Jean Pierre Mustier, e Mediobanca (+3%), che ha effettuato una nuova acquisizione e con Leonardo Del Vecchio salito al 13,2% del capitale.
Sul Mid Cap ritraccia Mps (-0,4%), sempre al centro di indiscrezioni in ottica M&A e in attesa delle prossime novità sulla privatizzazione.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.