Il gruppo Intesa Sanpaolo, per il 2021, includendo l’acquisizione di Ubi Banca, si attende un utile netto superiore a 3,5 miliardi, con un costo del rischio inferiore a 70 centesimi di punto.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi del gruppo, oltre ai 694 milioni di dividendi
cash per il 2020 da distribuire il prossimo maggio, in linea con il piano di impresa 2018-
2021 si prevede, subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla BCE in merito
alle politiche dei dividendi successivamente al 30 settembre 2021, termine della
raccomandazione del 15 dicembre 2020:
- a valere sui risultati del 2020, una distribuzione cash da riserve, possibilmente entro la
fine del 2021, che aggiungendosi ai predetti dividendi porti al pagamento di un
ammontare complessivo corrispondente a un pay-out ratio pari al 75% dei 3.505 milioni di utile netto rettificato; - a valere sui risultati del 2021, il pagamento di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un pay-out ratio pari al 70% dell’utile netto, da distribuire in parte come acconto nell’anno in corso.
Considerando la predetta politica dei dividendi del gruppo a valere sui risultati del 2020 e
del 2021, viene confermata la solidità dei coefficienti patrimoniali, con un Common Equity
Tier1 ratio a regime nel 2021 minimo al 13% pro-forma (12% non pro-forma).
Sulla base dell’attuale stato di avanzamento del processo di integrazione di Ubi Banca, si
stimano sinergie in aumento a oltre 1.000 milioni, a regime nel 2024 e a oltre l’80%
nel 2023, dai circa 700 milioni attesi al momento dell’Opas, di cui per i costi a oltre 700 milioni da circa 550 milioni e per i ricavi a oltre 300 milioni da circa 150 milioni.