Riparte la corsa di Bper a Piazza Affari dopo la pausa riflessiva di ieri. Intorno alle 14:25 il titolo guadagna il 2,2% a 1,91 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,6 per cento. Bene anche Unipol (+2,2% a 4,46 euro), primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale.
“Stiamo finalizzando una significativa acquisizione di sportelli di Ubi Banca da Intesa Sanpaolo. Questo è il deal più importante per Bper e ora abbiamo aumentato il nostro presidio a livello nazionale. Siamo aperti ad altri potenziali M&A ma ora il focus è solo sull’integrazione degli sportelli”, ha spiegato lo scorso 3 febbraio durante la conference call sui risultati Alessandro Vandelli, Ad di Bper.
“Dopo questa operazione se ci saranno le condizioni valuteremo altri potenziali deal. La nostra strategia è molto chiara”, ha aggiunto Vandelli.
L’attenzione su un potenziale merger tra Banco Bpm e Bper è nata dopo le parole dello scorso novembre da parte di Carlo Cimbri, Ceo di Unipol.
“Bper oggi ha un programma definito ed è impegnata nell’acquisizione delle filiali Ubi a completamento dell’operazione avviata lo scorso febbraio. Certo l’idea di creazione del terzo gruppo bancario italiano attraverso l’aggregazione tra Banco Bpm e Bper è affascinante sia sotto il profilo industriale sia perché si tratterebbe di un grande progetto italiano”, aveva affermato Cimbri in un’intervista.
“Verrebbe a consolidarsi il settore bancario con un gruppo da 300 miliardi di attivi, prevalentemente nel nord Italia, con quote di mercato importanti nelle regioni più produttive del Paese ed economie di scala estremamente rilevanti”, aveva aggiunto Cimbri.
“Per quanto riguarda l’attività di M&A siamo aperti alla possibilità di raggiungere accordi, ma in via preliminare stiamo facendo i compiti ‘interni’ per capire quale sia la migliore opzione tra le possibili per Banco Bpm. Non dipenderà solo da noi ma anche dagli altri”, ha affermato ieri nel corso della conference call sui risultati Giuseppe Castagna, Ceo di Banco Bpm,, aggiungendo che l’obiettivo “è raggiungere un accordo che vada a beneficio degli azionisti di entrambi gli istituti” e che al momento ci si trova ancora in una fase “molto preliminare”.