Mps – Forti realizzi sul titolo dopo i conti (-5,8%)

Si accentuano i realizzi su Mps dopo i conti e a seguito del rally delle ultime sedute in scia alle attese di M&A. Intorno alle 17:30 il titolo cede il 5,8% a 1,30 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,4 per cento.

Il 2020 si è chiuso con una perdita netta di 1.689 milioni (149,6 milioni nel quarto trimestre 2020), dopo avere scontato 1.305 milioni di oneri non operativi non ricorrenti legati ad accantonamenti per rischi e oneri, e dalla revisione del valore delle Dta (340 milioni). Il CET1 fully loaded è sceso sotto il 10%, al 9,9 per cento.

“A seguito dei rilevanti accantonamenti sui rischi legali operati nell’esercizio, degli effetti dell’operazione Hydra, dello scenario macroeconomico penalizzato dalla pandemia da
Covid-19 e delle evoluzioni regolamentari, è emerso uno shortfall prospettico di capitale rispetto ai requisiti patrimoniali (overall capital requirements)”, ha ricordato la banca in una nota.

“In tale contesto sono stati approvati dal cda il piano strategico 2021-2025 e il Capital Plan che sono stati inviati a DG Comp e BCE per le valutazioni di competenza”, aggiunge il comunicato.

“Non abbiamo una tempistica relativa alla fine delle valutazioni e alla risposta di BCE e DG Comp”, ha spiegato nel corso della conference call sui risultati l’Ad Guido Bastianini.

“Nel caso in cui la realizzazione di una soluzione strutturale non dovesse avvenire in un orizzonte di breve/medio termine, il Capital Plan prevede un rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi che, se realizzato, è previsto avvenire a condizioni di mercato e con la partecipazione pro-quota dello Stato italiano, riguardo cui ha già confermato pieno sostegno”.

Il Cfo Giuseppe Sica ha rimarcato che per il Tesoro, primo azionista della banca con il 64,2% del capitale, “la priorità” per la privatizzazione è quella “strutturale, ossia rappresentata dall’aggregazione con un partner bancario”. I rumor continuano ad indicare UniCredit come il candidato più probabile per un’aggregazione con Mps, anche se finora solo il fondo Apollo ha richiesto l’accesso alla data room.

Nelle slide di presentazione agli analisti dei risultati 2020 è venuto un petitum aggiuntivo di 231 milioni registrato nel quarto trimestre dell’anno in riferimento ai potenziali rischi legali.