Nelle sedute dal 15 al 19 febbraio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso con un ribasso del 2,1% rispetto al -0,3% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al -1,2% del Ftse Mib.
In settimana, focus sull’andamento della pandemia e sui segnali di ripresa economica provenienti dai dati macro e dalle trimestrali societarie. Le minute della Fed e della Bce hanno comunque evidenziato la necessità di mantenere ancora un atteggiamento accomodante.
Gli operatori osservano con preoccupazione la risalita dei rendimenti obbligazionari e le prospettive di rialzo dell’inflazione. In Italia riflettori puntati sul nuovo governo guidato da Mario Draghi, che ha ottenuto la fiducia.
Nel comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in calo Stm (-2,1%), mentre limita la flessione la tlc Telecom Italia (-0,7%), che ha riunito il Cda per un aggiornamento sulla lista di maggioranza in vista dell’assemblea del 31 marzo in cui verrà rinnovato il board. Intanto la Puglia è la prima regione italiana a chiudere il digital divide, dopo che TIM ha completato in questi giorni il piano di copertura in banda ultralarga attraverso la rete FTTx.
Deboli le mid cap, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione si distingue Alkemy (+21,4%), sostenuta dai risultati preliminari del 2020.
Invariata Wiit dopo l’approvazione dei principali risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2020.
Esprinet (+2,2%) ha siglato un accordo per la distribuzione dell’intera gamma di prodotti sviluppati da Netskope.