Mercati – Seduta all’insegna degli acquisti, Milano termina a +1,8%

Giornata positiva per le borse europee, grazie anche al rimbalzo di Wall Street dopo le vendite della scorsa ottava. A Piazza il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dell’1,8% a 23.264 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,6%), il Ftse 100 di Londra (+1,6%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+2%). Oltreoceano, rialzi superiori al 2% per Dow Jones (+2,2%), S&P 500 (+2,3%) e Nasdaq (+2,4%).

Ad alimentare gli acquisti sugli asset rischiosi contribuiscono i segnali di stabilizzazione nel mercato obbligazionario, dopo il sell-off della settimana precedente innescato dai timori per un’accelerazione dell’inflazione e per un eventuale stretta monetaria da parte delle banche centrali.

Segnali positivi anche sul fronte dei vaccini, dopo il via libera negli Usa al vaccino monodose di Johnson & Johnson, mentre nel weekend la Camera degli Stati Uniti ha approvato il pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari del presidente Joe Biden, che ora dovrà passare al voto del Senato.

In giornata sono stati diffusi i dati macro di febbraio sull’attività manifatturiera della Cina, con l’indice Caixin sceso inaspettatamente sui minimi degli ultimi nove mesi (a 50,9 punti) e dell’eurozona, dove il comparto ha registrato l’accelerazione più rapida degli ultimi tre anni (57,9 punti). Sopra le attese l’indice Ism manifatturiero statunitense di febbraio (60,8 punti).

In Italia la lettura preliminare dell’inflazione a febbraio ha fatto segnare un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di gennaio), mentre in Germania i prezzi al consumo mostrano un incremento congiunturale dello 0,7% e tendenziale dell’1,3%.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,205 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 106,6. Tra le materie prime, guadagnano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 64,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 61,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 99 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa allo 0,66%.

Tornando infine a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Azimut (+4,7%), Poste Italiane (+4,5%) e Unipol (+4,4%), mentre chiudono in controtendenza Saipem (-1,9%), Stm (-1-,75%) e Telecom Italia (-0,3%).