Utility (0,0%) – Mani forti su Terna (+4,7%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso invariato, in linea con il corrispondente europeo (0,0%) e il Ftse Mib (+0,1%).

Seduta poco mossa per le borse europee, parzialmente sostenute dai dati cinesi sulla produzione industriale che mostrano una forte ripresa nel primo bimestre del 2021. Gli operatori guardano già alla riunione della Fed di metà settimana, in attesa di commenti da parte del presidente Powell sul rialzo dei rendimenti e i timori legati all’inflazione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 93 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,6%.

Tornando alle società del comparto, tra le big, mani forti su Terna che chiude in testa a +4,7%, cui segue Hera (+1,5%).

A pochi mesi dall’entrata in funzione, il nuovo impianto di trigenerazione realizzato da Hera Servizi Energiaenergy service company (Esco) del Gruppo Hera, per lo stabilimento di Fermignano di IMAB sta registrando rendimenti in linea con le previsioni di progetto: risparmio energetico del 18% e rendimento complessivo, in termini di conversione di energia, del 64%.

A2A (+0,5%), in relazione all’avvio della fusione di LGH, ha prorogato di 30 giorni la scadenza per la presentazione di una proposta preliminare di fusione ai soci di minoranza.

Enel (-0,9%) ha lanciato un’Opa volontaria sul 10% sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares di Enel Américas per circa 1,2 miliardi.

Tra le mid, in evidenza Falck (+4,9%), indietro Iren (+0,7%) che tra l’8 e il 12 marzo ha acquistato 58mila azioni proprie al prezzo medio unitario di 2,0668 euro, per un controvalore complessivo di oltre 119mila euro.

Tra le small, ha fatto meglio Seri Industrial (+3,3%).

L’Assemblea Speciale dei titolari di azioni di risparmio Edison (0,0%) è stata convocata il 12 aprile in prima convocazione per approvare il resoconto e nominare il rappresentante comune.