Bper e Banco Bpm ancora ben intonati a Piazza Affari in scia ai rumor di M&A. Intorno alle 10:15 il titolo Bper sale dell’1,2% a 2,01 euro, mentre le azioni Banco Bpm guadagnano lo 0,9% a 2,38 euro. L’indice di settore sale dello 0,8 per cento.
I due istituti continuano ad essere al centro dell’attenzione del mercato nell’ottica del consolidamento, con i rumor continuano a indicarli protagonisti di una potenziale aggregazione.
“Il radicamento sul territorio, in particolare nelle regioni più ricche e produttive del Paese, è il nostro principale punto di forza. Non vogliamo e non possiamo rinunciarvi. Allo stesso tempo credo sia necessario per noi, così come per tante altre banche, perseguire una strategia di consolidamento”, ha affermato in una recente intervista a MF Massimo Tononi, presidente di Banco Bpm.
“Sarei molto deluso se non riuscissimo ad avviare un’operazione di consolidamento nei prossimi 12 mesi”, ha aggiunto il manager, spiegando di “non avere preclusioni” in merito ai potenziali partner.
Per quanto riguarda Bper, attualmente l’istituto modenese è focalizzato sull’integrazione degli sportelli recentemente acquisiti da Intesa Sanpaolo, e solo dopo potrebbero essere valutare altre potenziali opportunità, aveva spiegato di recente l’Ad Alessandro Vandelli.
Le ultime indiscrezioni riportate da Il Messaggero riportano che, nei primi giorni di marzo, Giuseppe Castagna. Ceo di Banco Bpm, e Carlo Cimbri, Ad di Unipol, primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale, avrebbero di nuovo affrontato la questione relativa a una potenziale fusione tra le due banche.
Il giornale aggiunge che il nuovo colloquio sarebbe servito a ribadire l’idea di un terzo polo italiano con una quota di mercato del 19,5 per cento.