Powersoft archivia il 2020 con ricavi consolidati pari a 31,4 milioni, in flessione del 17,9% sul 2019, scontando l’impatto significativo del Covid-19 sul giro d’affari.
Successivamente al secondo trimestre dell’anno, dopo i primi sei mesi gravati dai lockdown in buona parte dei paesi di riferimento del Gruppo, le vendite hanno evidenziato un recupero.
A livello di aree geografiche la diminuzione del fatturato si è concentrata in modo particolare nel mercati Europeo (-22,1%), Mediorientale (-45,5%) e Sudamericano (-61,2%), mentre nel Nord America e nell’Asia-Pacific le riduzioni sono state più contenute, rispettivamente a -14% e -10,3%.
L’Ebitda si è fissato a 4,5 milioni (-29%), per un margine del 15,4% (-190 bp). Si sottolineano, tra l’altro, gli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati nell’esercizio pari a circa 2,2 milioni, con un’incidenza del 7,5% sui ricavi consolidati, che confermano gli obiettivi strategici del Gruppo in materia di innovazione di prodotto e di processo.
L’Ebit del gruppo è stato pari a 2 milioni (-49%), generando una marginalità del 6,4% (-400 bp).
L’utile netto del gruppo si riduce del 42,3% a 1,7 milioni.
La posizione finanziaria netta risulta positiva per 9,7 milioni, in leggera diminuzione rispetto a 11 milioni a fine anno 2019.
Per quanto riguarda il 2021 i principali obiettivi prevedono il rafforzamento della struttura del marketing strategico; sviluppo ed espansione nei mercati americani e asiatici; il potenziamento di “My Powersoft”, sistema IT su Cloud che consente agli utilizzatori Powersoft di accedere ad un’ampia serie di servizi innovativi; l’implementazione di un nuovo sistema CRM a supporto della forza vendita; attività di scouting e screening di eventuali società target per future operazioni di M&A.
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