I risultati economici e finanziari 2020 di Ambromobiliare, alla luce dello scenario impattato dalla pandemia da Covid-19, sono da interpretare tenendo conto della perdurante incertezza che si è creata sui mercati finanziari.
“Tutti i clienti attuali di Ambromobiliare sono stati colpiti dalla crisi nel 2020, alcuni in maniera tale da chiedere una sospensione del processo di quotazione già iniziato nell’esercizio precedente per il periodo di lockdown. Tutti i mandati sono tornati attivi e
addirittura è stato possibile, appena finito il periodo di lockdown, di acquisire nuovi clienti”, spiega una nota.
“Dopo più di un anno di vita societaria con la pandemia in corso, il modello di business della società si è rivelato valido anche con le misure restrittive adottate. Quindi non è previsto un cambiamento del modello di business causa Covid-19, anche perché la società è stato in grado di accompagnare i clienti nel processo di quotazione anche e in alcuni casi
interamente con mezzi di comunicazione a distanza”, aggiunge il comunicato.
I ricavi netti si sono fissati a 2 milioni (3,1 milioni nel 2019). Tale risultato va considerato di grande rilevanza se confrontato con quanto conseguito nel primo semestre 2020.
L’Ebitda si è attestato a 249 mila euro (374 mila euro nell’anno precedente), con un Ebitda margin rimasto stabile al 12% grazie ad un’attenta politica sui costi che si esprime in una diminuzione dei costi per servizi ed altri costi operativi.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 75 mila euro (187 mila euro nel 2019), dopo avere contabilizzato svalutazioni per 158 mila euro effettuati su alcuni crediti verso clienti.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la società presenta liquidità finanziaria netta per 487 mila euro (cassa netta per 398 mila euro a fine anno 2019). La dinamica è stata influenzata principalmente da un contratto un finanziamento a medio/lungo termine finalizzato a riequilibrare la struttura finanziaria di breve termine, a supportare alcuni investimenti e a consentire alcune operazioni di investimento finanziario.
Anche nell’anno in corso, la società sta seguendo diversi incarichi relativi alle operazioni di quotazione su Aim Italia, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel mercato di riferimento. I mandati attivi in essere sono 11 e fanno riferimento ai seguenti settori: nautica, servizi, infrastruttura, energy storage, security, medicale, recycling, finanza e micro-mobilità sostenibile.
L’evoluzione normativa che riguarda il mercato di riferimento (PIR 3.0, credito di imposta sul 50% dei costi di quotazione delle PMI e incentivi fiscali per l’investimento in PMI innovative) ha favorito, sin dall’esercizio 2017, la dinamica del mercato AIM Italia, incrementando notevolmente le operazioni di quotazione nonché le transazioni sul
mercato secondario.
Di questi fenomeni ha ovviamente beneficiato e beneficerà Ambromobiliare nella sua attività di advisory finanziario specializzato nel settore delle Ipo su AIM Italia.
I dati gestionali dei primi mesi dell’esercizio in corso consentono al management di essere cautamente ottimisti in merito ai risultati gestionali attesi per l’intero 2021, sempre però considerando che al momento non è possibile stimare gli effetti della pandemia da Covid-19 sui mercati e di conseguenza probabilmente anche sul nostro core business.
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