Nelle sedute dal 12 al 16 aprile il Ftse Aim Italia ha riportato un +3,1%, rispetto al +1,7% del London Ftse Aim 100 e al +1,3% London Ftse Aim All Share.
La settimana è stata positiva per i mercati azionari, grazie soprattutto ai segnali di ripresa economica emersi dai dati macro e dai risultati corporate, con le grandi banche statunitensi che hanno aperto la stagione di trimestrali a stelle e strisce.
A favorire l’equity contribuisce anche il rinnovato sostegno delle banche centrali, mentre gli operatori continuano a monitorare l’evoluzione delle campagne di vaccinazione, che trovano un nuovo intoppo con il caso Johnson & Johnson.
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si contrae leggermente a 101 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,75%.
L’indice Aim Servizi Pubblici ha riportato un +0,6%.
In evidenza GEL (+10,8%) su cui Integrae Sim ha alzato il TP a 2,41 euro da 1,77 euro confermando il Buy.
Ben comprata anche Comal (+3,6%) che ha siglato una commessa da 7,6 milioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da oltre 60 MWp in Sicilia.
Denaro anche su Enertronica Santerno (+2,1%) che ha ottenuto da Sace Simest un finanziamento di 2,4 milioni per lo sviluppo commerciale negli Stati Uniti da realizzare attraverso la controllata Enertronica Inc.
Segue Iniziative Bresciane che guadagna l’1,7%
Flat Elettra Investimenti, il cui Cda ha nuovamente approvato il bilancio consolidato 2020 che recepisce l’esito della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dalla partecipata Alea Energia.
Orizzonte Uno, che a seguito del perfezionamento dell’Accordo di Investimento tra B Fin e Cogeninfra ha acquisito il controllo di Elettra Investimenti, ha promosso sulla stessa un’Opa obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie e un’Opa volontaria totalitaria sui warrant ammessi alle negoziazioni su AIM, finalizzate al delisting.
Nell’ambito di questa operazione, Orizzonte Uno ha acquistato 38.500 azioni Elettra Investimenti, a 10,60 euro per azione, per complessivi 408mila euro.
In coda ESI che lascia sul terreno il 3,9%.
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