Sabaf ha chiuso i primi tre mesi del 2021 con risultati record per il terzo trimestre consecutivo, con un forte incremento sia a livello di ricavi sia di redditività che ha spinto il management a rivedere al rialzo i target per l’intero esercizio.
Nel dettaglio, i ricavi sono cresciuti del 47,8% a 64,8 milioni, superiori del 9% anche rispetto ai 59,5 milioni del quarto trimestre 2020 che già avevano rappresentato un massimo storico per il gruppo.
Sabaf sta continuando infatti a incrementare la propria quota di mercato, grazie al rilevante contributo dei nuovi progetti con i clienti strategici e alle sinergie industriali e commerciali sviluppate con le società di più recente acquisizione. Parallelamente, il mercato degli elettrodomestici sta confermando il trend decisamente positivo iniziato nel secondo semestre del 2020.
Nel primo trimestre 2021 la divisione elettronica è quella che ha fatto registrare il maggiore tasso di crescita (+85% rispetto al primo trimestre 2020), grazie allo sviluppo delle vendite internazionali e al lancio di prodotti per nuove applicazioni, quali le schede per piani cottura elettrici.
Per quanto riguarda la gestione operativa, il pieno sfruttamento della capacità produttiva ha consentito di mantenere un elevato livello di redditività e di assorbire l’impatto negativo dell’aumento dei costi delle materie prime.
L’Ebitda ha segnato un +96,5% a 15,1 milioni con una marginalità salita al 23,3% (+580 punti base), mentre l’Ebit è più che raddoppiato a 11 milioni con un’incidenza sul fatturato al 17% (7,7% nel 1Q20).
L’utile netto è balzato del 446% a 8,5 milioni, rispetto agli 1,5 milioni del primo trimestre 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 59,6 milioni dai 56,3 milioni al 31 dicembre 2020, di cui 6,8 milioni relativi alla valorizzazione delle opzioni put concesse a favore dei soci di minoranza di alcune società controllate e dopo investimenti per 6,7 milioni.
Gli elevati livelli di attività hanno indotto il Gruppo ad anticipare al 2021 alcuni investimenti, originariamente pianificati per il 2022, laddove la crescita è considerata strutturale, per garantire continuità nelle forniture ai clienti e piena efficienza della produzione.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’attività del secondo trimestre si mantiene su livelli elevati, in linea ai primi tre mesi dell’anno, con tutti i mercati che continuano a registrare una domanda molto sostenuta, in una tendenza prevista continuare anche nella seconda parte dell’esercizio.
Sabaf ha quindi aggiornato le stime per il 2021, prevedendo di raggiungere ricavi superiori a 240 milioni (210 milioni la precedente indicazione), con una crescita di almeno 30% rispetto ai 184,9 milioni del 2020 e del 54% rispetto ai 155,9 milioni del 2019.
Il Gruppo si attende, inoltre, che la diversificazione dell’offerta, la favorevole evoluzione dei prezzi di vendita e il pieno impiego della capacità produttiva possano bilanciare l’incremento del costo delle materie prime e prevede una redditività operativa in termini di Ebitda margin superiore al 21% (le precedenti previsioni indicavano un Ebitda margin di almeno il 20%).