Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,1% e allineato all’analogo indice europeo (-0,2%), beneficiando solo in parte degli acquisti sul comparto bancario (+0,9%) e chiudendo in direzione leggermente opposta rispetto al Ftse Mib (+0,2%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
L’andamento positivo del settore creditizio ha impattato solo in parte sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+1%), reduce da una solida trimestrale e che ha siglato un accordo distributivo con Wellington. Acquisti su Azimut (+0,1%), in attesa dei conti e che continua negli investimenti nell’economia reale.
Sul listino principale frena Nexi (-1,2%), alle prese con le operazioni Sia e Nets da finalizzare nei prossimi mesi.
Sul Mid Cap frena Banca Ifis (-1,7%), mentre recupera doValue (+1,7%), con entrambe le società in attesa dei conti. Rallenta Cerved (-0,5%), fresca di conti.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+1,8%), che ha avviato l’iter per un nuovo aumento di capitale e reduce dai risultati.