Banche (+1,9%) – Ottava in spolvero per Intesa SP (+3%), Banco Bpm (+3,1%) e Banca Finnat (+5,1%)

Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con un rialzo dell’1,9% e “battendo” l’analogo indice europeo (+0,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,6%).

Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread attestatosi in area 110 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana positiva.

Sul Ftse Mib brillano Intesa Sanpaolo (+3%), che ha ricevuto l’ok dei regulator alla partnership tra Fideuram Intesa Sanpaolo – Private Banking e Reyl, e Banco Bpm (+3,1%), che a breve potrebbe accelerare ancora il de-risking.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,1%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione, su cui secondo rumor si potrebbe avere un quadro più chiaro a luglio, mentre altre indiscrezioni hanno riportato che la partnership distributiva con Anima non dovrebbe subire modifiche.

In spolvero Banca Popolare di Sondrio (+2,7%), con Unipol salita al 9% del capitale e con banca che porrà in essere gli adempimenti necessari per la trasformazione in Spa (attesa in autunno secondo fonti di stampa) dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità della riforma delle popolari.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo. Sugli scudi Banca Finnat (+5,1%).