Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con una flessione dello 0,1% e in controtendenza rispetto all’analogo indice europeo (+0,1%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,9%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,1%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
La stop del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Banca Generali (+1,2%), in attesa del dato sulla raccolta netta di maggio, e Banca Mediolanum (+1,9%), reduce dalla solida raccolta netta di maggio, così come Fineco (-0,3%), su cui è scattato qualche realizzo.
Sul listino principale ok Nexi (+1,9%), che nei prossimi mesi finalizzerà le fusioni con Sia e Nets.
Sul Mid Cap acquisti su Banca Ifis (+1%) e illimity (+0,3%), mentre rallentano Cerved (-0,3%) e doValue (-1%), con le rappresentanze sindacali che hanno interrotto le relazioni industriali.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,5%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.