Unieuro – Fino a 265 mln di capex nel piano tra rafforzamento business e innovazione

Unieuro presenta il nuovo Piano “Omni-Journey” al 2026 attraverso il quale intende diventare “Market Setter”, guidando l’andamento del settore, anticipando i trend di mercato e influenzando il resto della catena del valore.  Tutto questo con l’obiettivo ultimo di consolidare il proprio ruolo di “destinazione naturale” per gli acquisti tecnologici in ogni fase dell’esperienza cliente.

In tale direzione Unieuro prevede investimenti fino a 265 milioni in cinque anni per  completare la trasformazione digitale dell’azienda, già in atto, divenendo un retailer compiutamente omnicanale.

L’approccio “Omni-Journey” poggia su quattro pilastri strategici che accompagnano il cliente
durante tutta la sua esperienza, prima, durante e dopo l’acquisto:

  • “Omni-Choice”: anticipare le esigenze di ogni persona, offrendo i migliori consigli
    personalizzati con competenza e servizio;
  • “Omni-Purchase”: offrire la miglior proposta, garantendo disponibilità del prodotto
    giusto, nel posto giusto e al prezzo giusto;
  • “Omni-Experience”: garantire il miglior livello di servizio, distintivo e personalizzato,
    all’interno dell’ecosistema Unieuro;
  • “Responsible Innovation”: perseguire la sostenibilità lungo l’intera catena del valore,
    con passione e impegno e influenzando comportamenti responsabili durante l’intero
    processo di acquisto.

Nell’ambito del Rafforzamento del “Core Business” Unieuro intende consolidare la propria leadership di settore conquistando ulteriori quote di mercato, anche in nuove categorie di prodotto.

Tale obiettivo sarà raggiungibile grazie ad un rafforzamento della proposizione omnicanale,
con un crescente peso dell’e-commerce e un’evoluzione del ruolo dei negozi fisici, che
continueranno a giocare un ruolo centrale e distintivo all’interno del processo di acquisto
omnicanale.

Le fondamenta su cui si basa il nuovo business prevedono anche l’adattamento del modello operativo, con l’adozione di un piano di mobilitazione strutturato per raggiungere risultati tangibili, tra cui il consolidamento dell’infrastruttura tecnologica gestionale e lo sviluppo dell’attuale modello operativo di customer care.

Unieuro punta inoltre a sviluppare tre nuove direttrici che ne diversifichino e sostengano la crescita profittevole ovvero 1) miglioramento ed innovazione continua della gamma di servizi e del livello di assistenza; 2) estensione delle categorie di prodotto offerte; 3) Sviluppo di brand esclusivi.

In tema di Responsible Innovation, la strategia ESG di Unieuro, attraverso iniziative concrete già individuate, si articola in quattro aree: Comunità, Talenti, Innovazione responsabile e Cultura.

A sostegno di tale impegno e in attesa di presentare, già nei prossimi mesi, un articolato
Piano di Sostenibilità, Unieuro ha fin da ora introdotto un nuovo obiettivo di performance
ESG relativamente al 2° ciclo del Piano di Performance Share 2020-2025 del management.

In termini di target la guidance 2021/22 vede ricavi in crescita a 2,8/2,9 miliardi, comprensivi della crescita organica e di nuove opportunità nel segmento GDO, attualmente in fase di negoziazione.

L’EBIT Adjusted è atteso tra 65 e 75 milioni, rispetto al livello eccezionalmente elevato di 86,8 milioni registrato lo scorso anno grazie ai benefici non ripetibili delle azioni anti-Covid. Il progresso stimato è invece significativo se paragonato all’esercizio 2019/20, che aveva visto un risultato operativo di 58,7 milioni.

Pur considerando l’imminente stacco cedola record per massimi 54,2 milioni, la
cassa netta al 28 febbraio 2022 è stimata tra 145 e 155 milioni, pressoché stabile rispetto all’inizio dell’esercizio.

Per l’esercizio 2025/26 la società prevede ricavi tra 3,2 e 3,3 miliardi, con un cagr del 5/6% rispetto ai 2,4 miliardi pre-Covid e un ulteriore incremento rispetto all’esercizio record 2020/21, chiuso a 2,7 miliardi.

L’EBIT adjusted è atteso a un nuovo record storico tra 85 e 95 milioni, con una crescita
rispetto all’ultimo esercizio pre-Covid, attesa tra il 45 e il 62%.

Il free cash flow adjusted è stimato tra 65 e 75 milioni, rispetto ai 57 milioni generati nell’esercizio 2019/20 (+15/33%).

La cassa netta è prevista tra 370 e 390 milioni, al netto del dividendo 2021 in pagamento a giugno, rispetto ai 154,8 milioni registrati al 28 febbraio 2021.