Banche (-4,1%) – Settimana in rosso per UniCredit (-7%) e Mps (-5,2%)

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un calo del 4,1% e in linea all’analogo indice europeo (-4,1%), frenando anche il Ftse Mib (-1,9%).

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread risalito oltre i 110 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana negativa.

Sul Ftse Mib male UniCredit (-7%), sempre al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A e che prosegue il de-risking. Vendite su Bper (-5,4%), che ha completato l’acquisizione del ramo bancario da Intesa SP (-3,3%).

Sul Mid Cap in rosso Mps (-5,2%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione, mentre la banca potrebbe rafforzare la partnership con Anima. Nel frattempo, la fondazione Mps ha smentito un coinvolgimento nel futuro della banca.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo. Vendite su Banco Desio (-6,3%), il cui cda proporrà la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.