Mercati – Europa stabile dopo i dati Usa e la partenza di Wall Street

Le borse europee si mantengono poco distanti dalla parità dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense e l’avvio perlopiù positivo dei listini a stelle e strisce. Il Ftse Mib di Milano resta in frazionale rialzo (+0,1%) in area 25.300 punti. Variazioni contenute anche per il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Oltreoceano, lievi progressi per S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,6%), invariato il Dow Jones.

Il job report ha evidenziato 850 mila nuovi impieghi nel settore non agricolo, a fronte di 583 mila di maggio e 720 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato a sorpresa dal 5,8% al 5,9% (5,6% il consensus. I salari medi orari sono cresciuti in linea con le attese (+0,3% su base mensile e +3,6% su base annua, rispettivamente +0,4% e +1,9% a maggio).

Numeri da valutare in chiave di politica monetaria, per anticipare le prossime mosse della Fed. Alcuni operatori prevedono che la banca centrale Usa possa modificare la politica monetaria al simposio annuale di Jackson Hole in programma ad agosto.

In precedenza, il Fondo monetario internazionale ha indicato che la banca centrale statunitense potrebbe iniziare a diminuire gli acquisti di bond mensili nella prima metà del 2022 e probabilmente dovrà alzare i tassi di interesse tra la fine dell’anno prossimo e l’inizio del 2023.

Intanto gli operatori continuano a monitorare anche la diffusione del Covid, che negli ultimi giorni è tornato a far temere per una ripresa meno rapida del previsto. Notizie confortanti però arrivano da Johnson & Johnson, il cui vaccino è in grado di neutralizzare la variante Delta che sta costringendo diversi Paesi dell’aria Asia-Pacifico a reintrodurre restrizioni, tra cui un lockdown a Sydney.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,1825 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 111,5.

Tra le materie prime arretrano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,25%) a 75,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 75,1 dollari, restando comunque sui massimi da ottobre 2018 dopo il meeting Opec+ che, a causa di divergenze interne, ha rinviato ad oggi i colloqui su un eventuale incremento della produzione nei prossimi mesi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 101 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,79%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano Stm (+2,1%), Nexi (+1,3%), Atlantia (+1,1%) e Telecom Italia (+1%). Deboli invece gli istituti di credito Banco Bpm (-1,3%) e Unicredit (-1,3%).