Mercati Usa – Arretrano tutti nel finale

Nuova partenza record del Nasdaq e dello S&P500, con quest’ultimo indice che sfiora quota 4.400 punti.

Wall Street ignora inizialmente il dato sull’inflazione del mese di giugno, ampiamente al di sopra delle attese, ma successivamente realizza che l’aumento dei prezzi al consumo non sarà così temporaneo come, al contrario, decanta la Federal Reserve.

I tre listini principali contengono le perdite tra i tre (Dow Jones) ed i quattro (Nasdaq e S&P500) decimi di punto percentuale, mentre il Russell 2000 cede di schianto (-1,9%) e continua nella sua fase di sotto performance, ormai da inizio mese.

Tra i titoli tecnologici arretrano Tesla (-2,5%) ed Amazon (-1,1%), mentre salgono sia Apple (+0,8%) che Microsoft (+1,3%) le quali realizzano entrambe il loro nuovo record storico.

VIX in salita di sei punti percentuali a quota 17,10 punti.

Sul fronte obbligazionario prosegue il rimbalzo dei rendimenti con il Tbond che guadagna altri tre punti base e sale al 1,4%, in scia alle rinnovate aspettative di inflazione.

Tra le materie prime, il petrolio continua la sua fase di ascesa arrivando a 74,5 dollari al barile (+1,5%), in attesa del dato odierno sull’andamento delle scorte settimanali domestiche.

Prosegue invece inarrestabile la pesante correzione del legno che cede ancora nove punti percentuali e la cui discesa dai massimi di maggio sfiora ormai il settanta per cento.

Tra le materie prime agricole rimbalza il frumento che avanza del quattro per cento.

Metalli preziosi in fase di tenuta, con chiusura invariata, malgrado il continuo rafforzamento del dollaro, con l’oro che mantiene la quota psicologica dei 1.800 dollari l’oncia e l’argento quella dei $26.

Vola il dollaro sul dato molto inflattivo guadagnando un’intera figura fino a 1,177 nei confronti della moneta unica.