Mercati – Acquisti in Europa e a Piazza Affari (+0,9%), crescita eurozona al top dal 2000

Andamento positivo per le borse del Vecchio Continente, con il Ftse Mib di Milano (+0,9%) che torna sopra la soglia dei 25.000 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%). In rialzo di circa mezzo punto percentuale anche i futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

La mattinata è stata scandita dalla diffusione degli indici Pmi preliminari di luglio, che dipingono un quadro contrastante, con la Germania in miglioramento e la Francia che registra una lieve frenata.

Nel complesso, l’attività economica dell’eurozona di luglio ha indicato il tasso più rapido di crescita in 21 anni (60,6 punti) grazie alla progressiva riapertura dei mercati dalle restrizioni anti Covid-19. Il record di espansione dell’attività terziaria in 15 anni (60,4 punti) è stato tuttavia attenuato da un rallentamento della crescita della produzione manifatturiera (62,4 punti) legato in molti casi al peggioramento della catena di distribuzione.

L’azionario globale resta in corsa per chiudere la settimana in positivo, grazie all’ottimismo infuso dai solidi risultati corporate presentati finora e dal continuo supporto delle banche centrali. Ieri la Bce ha annunciato che i tassi di interesse rimarranno sui livelli attuali o inferiori fino a quando l’inflazione non raggiungerà stabilmente il target del 2%.

Il numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde, ha sottolineato come la pandemia costituisca ancora una minaccia per le prospettive di crescita, confermando l’impegno di Francoforte a continuare a sostenere la ripresa anche dopo la scadenza del Pepp a marzo.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alla rapida diffusione della variante Delta del Covid in diverse aree del mondo, mentre la discesa di luglio dei rendimenti obbligazionari, in particolare dello yield sul Tbond americano, potrebbe riflettere le preoccupazioni per il raggiungimento del picco della crescita, complice anche la recrudescenza del virus.

Sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato in area 1,177 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 110,4.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio dopo il recupero delle ultime tre sedute, con il Brent invariato a 73,8 dollari e il Wti stabile a 71,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,65%.

Tornando a Piazza Affari e in particolare al Ftse Mib, Tenaris (+2,6%), Exor (+2,4%), Azimut (+2,4%) e Stm (+2,2%) mettono a segno i maggiori rialzi, mentre Telecom Italia (-0,3%), Enel (-0,3%) e Generali (-0,3%) viaggiano poco sotto i valori della vigilia.