Banca Mediolanum – Utile netto in forte crescita (+78,6%) a 268,7 mln nel 1H 2021

Banca Mediolanum ha archiviato il primo semestre 2021 con commissioni nette ricorrenti pari a 475,2 milioni (+15,2% a/a) e con un un utile netto di 268,7 milioni (+78,6%), grazie anche all’efficientamento operativo.

“I risultati presentati oggi confermano nuovamente il pieno stato di salute di Banca Mediolanum, in tutti gli ambiti. Il margine operativo continua a crescere sostanzialmente anno dopo anno, anche grazie al significativo trend di decremento innescato nel rapporto cost/income, con l’ennesima conferma della forza del business ricorrente in Italia ma anche in Spagna.

Sono ottimi anche i segnali sul fronte del reclutamento e dell’acquisizione della clientela, con l’inserimento di 300 nuovi Family Banker che si sono uniti al nostro gruppo nel primo semestre, e di 90.000 nuovi clienti bancari. Tutto ciò si traduce in ultima analisi in un utile netto di 269 milioni, in crescita del 79% rispetto al primo semestre dell’anno scorso”.

È con queste parole che Massim Doris, Ad di Banca Mediolanum, ha commentato i conti del primo semestre 2021.

“Ricordo quindi il traguardo appena raggiunto degli oltre 100 miliardi di patrimoni della clientela. Infine, in base a quanto appreso dalle comunicazioni ufficiali, dal momento che BCE e Banca d’Italia hanno consentito alle banche di riprendere la loro politica di dividendi, abbiamo iniziato le nostre interlocuzioni con l’autorità di riferimento per procedere nel prossimo mese di ottobre al pagamento di quanto già deliberato”, ha aggiunto il manager.

Il margine di intermediazione si è attestato a 718 milioni (+35,9% a/a), al cui interno le commissioni nette ricorrenti sono salite a 475,2 milioni (+15,2%), con quelle di gestione aumentate a 605,1 milioni (+18,7%) grazie alla crescita delle masse. Includendo le commissioni di performance, salite da 7,7 milioni a 17,5 milioni grazie alla dinamica favorevole dei mercati, le commissioni nette totali si sono fissate a 492,6 milioni (+17,3%).

Il margine di interesse è cresciuto a 129,9 milioni (+14,9%), fortemente sostenuto dalle erogazioni alla clientela e dal costo della raccolta retail più contenuto rispetto allo scorso anno.

Dopo costi operativi aumentati in maniera nettamente meno che proporzionale al giro d’affari a 323,6 milioni (+7,5%), il risultato lordo di gestione è stato pari a 394,4 milioni (+73,5%), mentre il periodo si è chiuso con un utile netto di 268,7 milioni (+78,6%).

Dal lato patrimoniale, a fine giugno 2021 gli impieghi salgono a 65,9 miliardi (+14,8% rispetto al 31 dicembre 2020), supportati da maggiori crediti verso clienti (+6,6% a 29,9 miliardi rispetto a fine 2020).

In aumento la raccolta a 43,1 miliardi (+18% rispetto al 31 dicembre 2020), al cui interno la raccolta da clientela cresce a 29,4 miliardi (+13,9% rispetto a fine 2020).

Sul fronte della solidità patrimoniale, il CET1 al 30 giugno 2021 si fissa al 21,3% (20,4% al 31 dicembre 2020), già considerando il pagamento del saldo dividendo di 0,753 euro per azione approvato dall’assemblea.