Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dell’1,5% e in linea all’analogo indice europeo (+1,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto sopra 105 pb, sul comparto bancario sono continuati gli acquisti.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,2%), in attesa della trimestrale la prossima settimana, UniCredit (+2,1%), il cui cda si è riunito ieri per i conti. Realizzi su Mediobanca (-0,6%), fresca di risultati e che guarda a opportunità di M&A nel wealth management.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,4%), in attesa di capire come il Governo intende gestire concretamente l’iter della privatizzazione.
Sullo Small Cap in luce Carige (+41,2%), appena riammessa in Borsa e in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo.