Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:
Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna l’1,2%, il Dax lo 0,2% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Dow Jones avanza dello 0,4% e lo S&P 500 dello 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,3%.
Pirelli (+6,1%) in testa al Ftse Mib di Piazza Affari. Ieri a mercati chiusi, la Società ha reso noto di aver chiuso il secondo trimestre 2021 con un utile netto di 89,4 milioni, a fronte di una perdita di 140,2 milioni nello stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono saliti del 72,6% a 1,3 miliardi, l’ebit adjusted del secondo trimestre è positivo per 208,6 milioni (-74,4 milioni nel secondo trimestre 2020), con margine ebit adjusted al 15,8% (-9,7% nel secondo trimestre 2020). Nel semestre l’utile ammonta a 131,6 milioni, contro una perdita di 101,7 milioni di nel primo semestre 2020.
Il Cda ha inoltre rivisto al rialzo la guidance per l’intero 2021, stimando ora ricavi tra 5 e 5,1 miliardi contro la precedente previsione tra 4,7 e 4,8 miliardi. I volumi sono stimati tra +14% e +15% (+11% /+13% il precedente target) trainati dall’High Value (+18%/+19% le attese, +15%/+17% il target precedente). Il price mix è visto in miglioramento tra +4,5% e +5% (+2,5%/+3% il target precedente) grazie all’aumento prezzi e a un mix canale e prodotto più favorevole. L’ebit margin adjusted è stimato compreso tra circa 15% e 15,5% (tra il 14% e il 15% il precedente target). La generazione di cassa netta ante dividendi è in miglioramento tra 360/390 milioni (tra 300/340 milioni il target precedente). Gli investimenti sono stati confermati in circa 330 milioni. Infine, la posizione finanziaria netta è attesa inferiore di 3 miliardi, in miglioramento rispetto al precedente target di circa 3 miliardi. I dati del secondo trimestre sono stati migliori delle previsioni per volumi e prezzi, notano gli analisti di Equita, che hanno alzato le stime sul 2021 e il target price del 5% a 6,2 euro.
Il Presidente Joe Biden ha emanato un ordine esecutivo volto a rendere elettrica la metà di tutti i nuovi veicoli venduti nel 2030, una mossa fatta con il sostegno dei più grandi gruppi automobilistici. L’amministrazione ha anche proposto nuovi standard sulle emissioni dei veicoli che ridurrebbero l’inquinamento fino al 2026. L’obiettivo del 50%, che non è legalmente vincolante, ha ottenuto il sostegno delle case automobilistiche statunitensi e straniere, che hanno affermato che per raggiungerlo sarebbero necessari miliardi di dollari di finanziamenti governativi. General Motors, Ford e Stellantis hanno dichiarato, in un comunicato congiunto, che aspirano a raggiungere vendite del 40-50% di veicoli elettrici negli Stati Uniti entro il 2030.