Il primo semestre 2021 di Unipol ha registrato una raccolta premi per 6.552 milioni (+7,4% a/a). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 652 milioni (+5,6%), beneficiando anche di 138 milioni derivanti dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper.
Il primo semestre 2021 di Unipol ha messo in luce una crescita del giro d’affari e dell’utile netto.
La raccolta premi si è fissata a 6.552 milioni (+7,4% a/a), al cui interno gran parte del contributo fa capo alla controllata UnipolSai.
La raccolta premi riferita al ramo vita è salita a 2.629 milioni (+21%). Il mix della raccolta è stato orientato principalmente verso prodotti multiramo e di ramo III, che hanno registrato una significativa crescita.
La compagnia UnipolSai ha riportato una raccolta premi pari a 1.410 milioni (-6,4%), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha registrato una raccolta di 1.165 milioni (+84,5%), beneficiando anche degli effetti positivi legati all’ampliamento della rete di Bper a seguito dell’acquisizione di sportelli ex Ubi Banca e Intesa Sanpaolo.
La raccolta del segmento danni è rimasta stabile a 3.923 milioni (-0,1%), grazie ai buoni risultati ottenuti dal comparto non auto (+4,8% a 1.977 milioni grazie anche al costante interesse della clientela per i prodotti salute), che hanno permesso di assorbire il calo registrato nel ramo auto (-4,7% a 1.946 milioni, valori che ancora riflettono le misure adottate dal gruppo a tutela della clientela e la forte competizione in atto nel mercato).
A suddetto ammontare contribuiscono la compagnia UnipolSai, che ha registrato premi per 3.306 milioni (-1,4%), UniSalute, che ha raccolto premi pari a 272 milioni (+13,9%), Linear, che ha totalizzato premi per 94 milioni (-2,3%), e Arca Assicurazioni, con premi per 85 milioni (+24,1%).
Il Combined ratio è salito al 92,6% (82,1% nel primo semestre 2020; periodo particolarmente influenzato dalle restrizioni sulla circolazione in vigore nei mesi di marzo e aprile 2020 e dalla lenta ripresa della normalità che ne è conseguita).
UnipolRental, la società di noleggio a lungo termine del gruppo, ha riportato ricavi gestionali pari a 144 milioni.
UnipolReC ha chiuso il periodo con un utile netto di 1,6 milioni e con incassi pari a 40 milioni, a fronte di un calo dei crediti deteriorati lordi di 146 milioni.
Per quanto concerne gli altri settori in cui opera il gruppo, il protrarsi dell’emergenza Covid-19 continua ad avere ripercussioni particolarmente negative sul settore alberghiero dove, anche nel primo semestre 2021, la gran parte delle strutture del gruppo UNA in esercizio è stata costretta alla chiusura. A partire dal mese di giugno, tuttavia, è stato possibile riaprire le strutture stagionali, arrivando ad avere a fine semestre la maggior parte degli alberghi aperti. Gli altri business del gruppo registrano risultati in sostanziale pareggio.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 652 milioni (+5,6%), beneficiando di 138 milioni (22 milioni nel primo semestre 2020) derivanti dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper, influenzato, a sua volta, da partite contabili straordinarie conseguenti all’acquisizione nel semestre di rami d’azienda ex Ubi Banca e Intesa Sanpaolo.
Dal lato patrimoniale, a fine giugno 2021 il patrimonio netto sale a 9.954 milioni (9.525 milioni al 31 dicembre 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2021 il Solvency ratio si fissa al 216% (212% al netto del pagamento del dividendo 2019, 216% a fine 2020).
L’economia italiana sta mostrando tassi di crescita significativi che potranno essere rafforzati dall’utilizzo dei fondi del Next Generation EU che rappresenta un’opportunità per la nostra economia. La diffusione delle varianti della pandemia da Covid-19 sta però ancora minacciando le prospettive di crescita e la riapertura completa delle attività.
In questo quadro, l’andamento registrato dal gruppo nel primo semestre e le informazioni al momento disponibili consentono di confermare, in assenza di eventi attualmente non prevedibili anche legati a un aggravarsi del contesto di riferimento, un andamento reddituale della gestione per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel piano industriale 2019-2021.