Mattinata in territorio negativo per i maggiori indici del continente europeo, che continuano ancora a risentire della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed. Il FTSE Mib di Milano lascia sul terreno lo 0,6% in area 25.767 punti. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,4%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,3% e il FTSE100 di Londra lo 0,2%.
I verbali della riunione di luglio della banca centrale americana hanno portato a un peggioramento del sentiment dei mercati, lasciando presagire un avvio del tapering già entro il 2021. Nelle minutes diffuse mercoledì sera l’istituto guidato da Jerome Powell è emerso che durante la riunione del comitato di politica monetaria la maggior parte dei governatori aveva espresso orientamento per un ridimensionamento del sostegno all’economia.
Aspettando le indicazioni che potrebbero emergere da Jackson Hole, l’ipotesi attuale sembrerebbe vedere l’istituto iniziare a ridurre i 120 miliardi di dollari di acquisti mensili di asset in una delle tre riunioni rimanenti di quest’anno.
Nel frattempo l’andamento dei maggiori indici in Asia non ha alleviato la pressione ribassista sul mercato, con Pechino appesantita dalle molteplici strette del governo ai settori primari, oltre alle complicazioni in essere sul fronte geopolitico.
Resta centrale anche il peggioramento della situazione pandemica e l’idea che la crescita economica sia prossima a perdere la spinta proprio nel momento in cui le banche centrali sono pronte a ridurre le misure di sostegno.
Sul fronte macro, ieri le nuove domande di sussidi di disoccupazione negli USA sono diminuite per la quarta settimana consecutiva, attestandosi a 348 mila, contro le 377 mila della rilevazione precedente. L’agenda macro odierna ha visto l’indice dei prezzi alla produzione tedesco di luglio salire dell’1,9% su base mensile (consensus +0,8%; +1,3% a giugno) e del 10,4% su base annua (consensus +9,2%; +8,5% giugno). Nel Regno Unito, a luglio le vendite al dettaglio escluso il carburante hanno segnato un calo su base mensile del 2,4% (consensus +0,1%) dopo il +0,0% di giugno (rivisto da +0,3%). Il dato ha visto un incremento dell’1,8% su base annua (consensus +5,8%) dopo il +6,8% del mese precedente (rivisto da +7,4%).
Sul Forex il cambio euro/dollaro stabile a 1,1676, mentre il dollaro/yen scende lievemente a 109,64. Tra le materie prime, in leggero ribasso le quotazioni del petrolio, con il Brent a (-0,3%) a 66,24 dollari al barile e il WTI (-0,3%) a 63,30 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,56%.
Tornando a Piazza Affari, performance positiva per Diasorin (+1,3%), Enel (+0,5%) e Amplifon (+0,5%). In coda Banca Mediolanum (-1,6%) e Moncler (-2,6%).