Barclays ha confermato il giudizio Equal Weight sul titolo Terna, alzando il prezzo obiettivo dell’8% a 6,70 euro (da 6,20 euro).
Il titolo della società guidata da Stesano Donnarumma – spiegano gli analisti – “è il più sensibile all’aumento dell’inflazione tra i peer italiani. Il nostro nuovo obiettivo di prezzo include il miglioramento delle aspettative di inflazione. Tuttavia, l’attuale livello del prezzo delle azioni suggerisce che queste aspettative positive potrebbero essere già scontate”.
Terna – aggiungono – “è attualmente scambiata con un costoso premio del 24% rispetto alla RAB e 18,9x P/E 22E, incluso il taglio stimato di 80 bps del WACC consentito”. E ritengono che “all’attuale quotazione del titolo, Terna abbia leggermente reagito in modo eccessivo alle aspettative di inflazione elevata”.
Sul punto va infatti ricordato che le utility regolate italiane, così come quelle britanniche, beneficiano di rendimenti reali consentiti, in quanto la loro RAB viene adeguata ogni anno all’inflazione.
“Mentre il regolatore italiano ha introdotto nuove incertezze con la nuova metodologia WACC dopo la pubblicazione del primo documento di consultazione il 16 luglio, – spiega Barclays – il rally suggerisce che una maggiore inflazione potrebbe più che compensare l’impatto negativo di una riduzione stimata di 80 punti base del WACC consentito”.
Il team di Barclays Economics prevede per l’area euro un’inflazione media del 2,1% nel 2021E e dell’1,5% nel 2022E.
Per riflettere il tasso di inflazione più elevato stimato, il broker ha alzato la previsione sull’EPS 2023E del 2,5% a 0,41 euro (da 0,4 euro).