Mercati – Wall Street frena l’Europa nel finale, Milano a -0,9%

Gli indici americani passano in negativo e trascinano al ribasso anche i listini europei, che chiudono perlopiù in calo. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,9% a 25.686 punti, in rosso come l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%). Poco mossi il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano, lievi ribassi per Dow Jones (-0,3%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,1%) dopo una partenza sopra la parità.

Gli ultimi dati statunitensi sui prezzi alla produzione hanno evidenziato un incremento record dell’8,3% annuo, gettando nuovi dubbi sullo scenario macroeconomico in un contesto già appesantito dalle preoccupazioni per la pandemia.

Ad alimentare il nervosismo in settimana hanno contribuito anche le visioni caute di alcuni analisti in merito alle valutazioni elevate dell’azionario, mentre gli operatori restano in attesa di indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali.

Ieri la Bce ha annunciato una ricalibrazione degli acquisti mensili di titoli ma ha rinviato a dicembre le discussioni sul tapering, mentre il Beige Book della Fed diffuso nei giorni scorsi ha mostrato un rallentamento della crescita dell’economia a stelle e strisce. Nonostante ciò, alcuni membri dell’istituto di Washington insistano per cominciare a ritirare gli stimoli monetari entro la fine dell’anno.

Nel frattempo, si attenua parzialmente la preoccupazione per la stretta regolamentare della Cina sul settore tecnologico, dopo che il governo di Pechino ha chiarito che rallenterà ma non vieterà le approvazioni di nuovi videogiochi. A sostenere parzialmente il sentiment in mattinata ha contribuito la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping.

Sul Forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,183 mentre il cambio fra biglietto verde e yen aumenta lievemente a 109,9.

Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,9%) a 72,8 dollari e il Wti (+2,2%) a 69,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono principalmente Stm (+1,6%) e Banca Generali (+1,0%), mentre arretrano Telecom Italia (-3,1%) e Atlantia (-2,9%).