Obbligazioni – Variazioni minime in attesa dell’inflazione Usa

Mattinata dai movimenti cauti per l’obbligazionario europeo con gli investitori in attesa del dato chiave sull’inflazione americana che potrebbe contribuire a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve.

Intanto i listini continentali muovono sparsi, con il Ftse Mib che avanza dello 0,5%.

Il focus degli operatori è a questo pomeriggio quando sarà svelato il report dei prezzi al consumo Usa ad agosto, che secondo le attese dovrebbe mostrare il quarto mese con un’inflazione pari almeno al 5%.

Il dato sarà attentamente monitorato per avere maggiori indicazioni sulle tempistiche con cui la Fed inizierà a ridurre gli stimoli monetari di emergenza, con l’annuncio sull’avvio del tapering previsto entro fine anno.

Sul tema, ricordiamo, giovedì scorso il consiglio direttivo della Bce ha annunciato una revisione soft del programma pandemico Pepp, rassicurando almeno parzialmente gli operatori sul fatto che non si tratti di tapering quanto piuttosto al massimo di un ribilanciamento.

Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale flette allo 0,68% (-1 bp) con spread in calo a 99 punti (-3 bp).

Oggi il Tesoro mette a disposizione fino a 5,75 miliardi nelle riaperture dei Btp a 3, 7 e 30 anni, con rendimenti – ha segnalato Reuters – visti in calo rispetto alle emissioni precedenti. Attive anche Germania e Spagna, che offrono, rispettivamente, Schatz a due anni per 5 miliardi e titoli di Stato a tre e nove mesi.

Inoltre, secondo quanto riportato da MF, potrebbe concretizzarsi già oggi il lancio di un bond a 7 anni nell’ambito del programma Next generation, per il quale Bruxelles ha dato mandato ieri a un pool di banche.

Infine, oltreoceano il tasso del T-Bond è altrettanto poco mosso all’1,34% (+1 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro si mantiene poco sopra quota 1,18.