Mercati – Positivi con minor rischio default Evergrande e aspettando la Fed, Milano +1,4%

Altra seduta positiva per le borse europee, con il Ftse Mib che chiude in progresso dell’1,4% a 25.717 punti, Cospicui rialzi anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+1,5%). Oltreoceano, bene Dow Jones (+1,3%), S&P500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,1%), in attesa della conclusione del meeting della Federal Reserve.

Questa sera la banca centrale americana dovrebbe annunciare l’avvio delle discussioni sul tapering, rimandando però i dettagli sulle tempistiche alla riunione di novembre. In ogni caso, secondo l’opinione diffusa tra gli operatori, nei prossimi mesi l’istituto rivedrà la propria politica ultra-accomodante, che al momento prevede l’acquisto di asset per 120 miliardi di dollari al mese.

Passano momentaneamente in secondo piano i timori per la crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande, che pagherà 35,9 milioni di dollari di interessi obbligazionari, mentre la banca centrale cinese ha iniettato 18,6 miliardi di dollari nel sistema finanziario attraverso contratti pronti contro termine. Sullo sfondo persistono le incertezze legate all’impatto della variante Delta sulla ripresa economica e alle pressioni inflazionistiche.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,174 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza in area 109,6 dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la propria politica monetaria.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sul fatturato dell’industria italiana di luglio (+19,1% su base annua). A settembre l’indice della Commissione europea che misura la fiducia dei consumatori è salito a -4 punti, portandosi sopra i livelli pre-pandemici. L’istituto tedesco Ifo ha invece rivisto al ribasso le previsioni di crescita della Germania di 0,8 punti percentuali per il 2021 al 2,5%, pur alzando quelle per il 2022 a +5,1%.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 75,7 dollari e il Wti (+1,8%) a 71,7 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 99 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono Tenaris (+5,2%), Unicredit (+3,5%), Cnh (+3,2%), Stellantis (+3,2%) e Moncler (+3,2%) mentre arretrano Nexi (-1,6%), Terna (-1,1%) e Italgas (-1,0%).