Mercati – Ancora acquisti nel Vecchio Continente, Ftse Mib (+1,4%) oltre 26.000 punti

Prosegue in rialzo la seduta delle borse europee dopo l’avvio positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano guadagna l’1,4% e si riporta in area 26.060 punti. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,0%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), più arretrato il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano, avanzano gli indici americani Dow Jones (+1,4%), S&P500 (+1,2%) e Nasdaq (+1%) all’indomani della riunione della Fed.

La banca centrale americana potrebbe cominciare a ridurre gli acquisti mensili di asset a partire da novembre e concludere il processo a metà del 2022, ma ancora non è stata presa alcuna decisione e molto dipenderà dall’andamento dell’economia. Nonostante le pressioni di alcuni membri del Fomc per alzare i tassi, il presidente Powell ha ribadito che il costo del denaro verrà ritoccato soltanto quando verranno raggiunti gli obiettivi di occupazione e di inflazione.

Dall’agenda macroeconomica statunitense sono giunti i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (351 mila, superiori alle attese e alla rilevazione precedente) e sugli indici Pmi di settembre, che segnalano una crescita ad un ritmo inferiore alle stime.

Stessa dinamica anche per gli analoghi indicatori dell’eurozona, con il PMI composito sul valore più basso in 5 mesi per via delle difficoltà sulla catena di distribuzione, le preoccupazioni sull’attuale stato della pandemia e costi per le aziende sui livelli massimi da 21 anni.

Intanto gli operatori continuano a monitorare anche il caso Evergrande, il colosso immobiliare cinese gravato da oltre 300 miliardi di debito e a rischio default, con la minaccia di un potenziale effetto contagio nel settore real estate.

Sul Forex l’euro/dollaro si riporta a 1,173 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale in area 110,1. In rialzo la sterlina a 1,37 dollari, dopo che la Bank of England ha confermato la politica monetaria e tagliato le stime di crescita del Regno Unito, segnalando una possibile risalita dell’inflazione oltre il 4% entro fine anno.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 76,6 dollari e il Wti (+0,9%) a 72,9 dollari, consolidando i guadagni di ieri in seguito all’ulteriore diminuzione delle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 98 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,71%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Amplifon (+3%), Banca Mediolanum (+2,9%) ed Enel (+2,6%). Realizzi su Tenaris (-0,5%) dopo il rally di ieri, deboli anche Diasorin (-0,4%) e Inwit (-0,3%).