Banche (+1,9%) – Ben intonate UniCredit (+2,7%) e Intesa SP (+2,1%) nell’ottava

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un rialzo dell’1,9% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+1,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread mossosi in area 100 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana positiva.

Sul Ftse Mib ok UniCredit (+2,7%), che prosegue la due diligence su Mps ed è concentrata sul nuovo piano industriale, Intesa Sanpaolo (+2,1%), tra le banche più solide e profittevoli in Italia e in Europa, Bper (+2,5%), che ha avviato un piano di ottimizzazione della forza lavoro, Mediobanca (+1,2%), impegnata nella partita su Generali. Calo contenuto per Banco Bpm (-0,4%), il cui Ad Giuseppe Castagna in un’intervista ha allontanato le ipotesi di M&A per il momento.

Sul Mid Cap vendite su Mps (-1,3%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit mentre l’Ad di Mediocredito Centrale ha affermato: “Siamo ancora in data room per una porzione di sportelli bancari” della banca senese, così come AMCO sta portando avanti i lavori su un portafoglio di Npe.

Denaro su Popolare di Sondrio (+1,6%), che prosegue l’iter per la trasformazione in Spa, Credem (+1,7%), che rimborserà anticipatamente un bond. Male Carige (-6,9%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.

Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (-0,5%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Ok Banco Desio (+0,6%), il cui cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un monte dividendi pari a 13,3 milioni.