Servizi Finanziari (+0,3%) – Ritraccia doValue (-4,4%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dello 0,3% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+1,3%), risentendo parzialmente della frenata del comparto bancario (-1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,2%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

L’andamento sottotono del settore creditizio ha impattato in larga parte sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib scatta qualche realizzo su Azimut (-0,7%), che ha siglato una partnership in Brasile.

Sul listino principale tiene Nexi (0,0%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.

Sul Mid Cap resistono Cerved (+0,2%), più vicina al delisting, e Banca Ifis (0,0%), al lavoro sul nuovo piano industriale, mentre rallenta doValue (-4,4%). Prese di beneficio su illimity (-0,6%), che resta sui massimi storici.

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. Vendite su Banca Sistema (-1,1%), con i volumi di ProntoPegno che hanno superato i 115 milioni al 30 settembre 2021.