Il primo semestre 2021 ha visto il gruppo Landi Renzo impegnato, da un lato, nella ripartenza del business tradizionale nel segmento Passenger Car OEM e After Market, dall’altro, portando a termine rilevanti operazioni straordinarie. Iniziative, che rafforzano il gruppo in due segmenti in forte crescita e che hanno riguardato in particolare il consolidamento integrale di Safe&Cec (dal 1° maggio) e l’acquisizione di Metatron, conclusa a inizio agosto. Nel periodo i ricavi consolidati si sono portati a 96 milioni (+60,5%), l’Ebitda è più che raddoppiato a 3,6 milioni, mentre torna l’utile per 1,5 milioni (deficit di 6,6 milioni a fine giugno 2020). Per l’intero 2021 il management, includendo Safe&Cec stima ricavi consolidati pari a 230 milioni e un Ebitda margin adjusted tra 17 milioni e 20 milioni.
Modello di business
Fondata nel 1954 Landi Renzo opera nel settore dell’eco-mobility. Presente in oltre 50 Paesi, il gruppo progetta, produce e commercializza principalmente componenti e sistemi di alimentazione alternativi per autotrazione a GPL, metano gassoso e liquido, nonché biometano.
L’attività è suddivisa nelle linee di business:
- Green Transportation, che comprende il segmento OEM (Heavy Duty and Off Road e Passenger cars) e il segmento l’After Market (rivenditori ed importatori indipendenti sia nazionali che esteri);
- Clean Tech Solutions, nel quale opera attraverso la joint venture SAFE-CEC, specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni tecnicamente avanzate per infrastrutture di biometano, GNC e idrogeno.
Ultimi Avvenimenti
La società spinge sull’idrogeno con l’acquisizione (inizio agosto) da Italy Techology del 49% di Metatron, società specializzata nella componentistica gas e idrogeno per la mobilità Mid&Heavy Duty. Il restante 51% verrà acquisito entro fine novembre 2021.
L’operazione prevede un investimento pari a 26,7 milioni che potrà essere soggetto a meccanismi di aggiustamento in base alla posizione finanziaria netta consolidata di Metatron al 31 luglio 2021, stimata negativa per 7,5 milioni. Il prezzo sarà pagato in più tranche sia per cassa sia con azioni, non eccedenti però il 29,17% del prezzo. L’biettivo è il consolidamento della presenza di Landi Renzo nel settore del Mid&Heavy Duty, stimato in forte crescita, così come spiegato dall’Ad Cristino Musi.
Negli esercizi 2019 e 2020, Metatron ha realizzato un fatturato rispettivamente di 29,4 milioni e 27,4 milioni, con un Ebitda Adjusted medio annuo consolidato pari a 4 milioni, mentre per il 2021 il fatturato è previsto a 25 milioni. Dall’integrazione delle due realtà, sono inoltre attese sinergie di costo per 4,7 milioni a partire dal 2022 e di investimenti per 5 milioni (stimati nel biennio 2022-23) permettendo al gruppo di offrire ai propri clienti soluzioni più innovative e avanzate per il gas e hydrogen mobility.
In luglio Landi Renzo ha costituito con un socio locale la joint venture Landi Renzo Rus, con una quota pari al 51%, per lo sviluppo della gas-mobility nel mercato russo.
Conto Economico
Si premette che fino ad aprile 2021 il gruppo ha operato direttamente nel solo settore Green Transportation e indirettamente nel settore Clean Tech Solutions attraverso la joint venture Safe&Cec, fino ad allora consolidata con il metodo del patrimonio netto. Successivamente, la modifica di accordi parasociali ha attribuito a Landi Renzo una maggiore autonomia decisionale, consentendole l’esercizio del controllo della jv ed il conseguente consolidamento della stessa con il metodo integrale da maggio 2021. Pertanto i risultati economici del primo semestre 2021 non sono direttamente comparabili con quelli del medesimo periodo del 2020.
Safe&Cec nei due mesi oggetto di consolidamento ha apportato ricavi pari a 19 milioni, un Ebitda di 2,6 milioni, e un Ebit positivo per 2,2 milioni. A livello “proforma”, ossia considerando i risultati per l’intero primo semestre 2021, il settore Clean Tech Solutions registra ricavi in crescita del 34% a 42,6 milioni, un Ebitda margin adj al 7,9% (5,3% al 30/6/20) e un Ebit positivo per 1,4 milioni (negativo per 0,2 milioni al 30/6/20). Il neo-acquisito gruppo “continua a presentare risultati in crescita e un portafoglio ordini in grado di coprire l’intero secondo semestre e tutto il primo trimestre 2022, a conferma del crescente interesse nei confronti della gas mobility e del biometano da parte di diversi Paesi.
Dopo un 2020 fortemente influenzato dagli effetti connessi alla pandemia, il primo semestre 2021 chiude con un fatturato salito a 96 milioni (+60,5%). A parità di perimetro, ossia considerando il solo settore Green Transportation, i ricavi consolidati risultano pari a 77 milioni (+28,7% rispetto al 1H2020).
L’aumento del fatturato, unitamente alla minore incidenza dei costi operativi, hanno spinto l’Ebitda a 3,6 milioni (1 milione nel 1H20), con un margine del 3,8%. Al netto di costi non ricorrenti per 0,9 milioni (0,8 milioni nel 1H20), l’Ebitda adjusted cifra in 4,5 milioni (1,8 milioni al 30 giugno 2020).
Seppure ancora negativo migliora l’Ebit a 3,4 milioni, rispetto al deficit di 5 milioni di un anno prima, dopo ammortamenti e riduzioni di valore per oltre 7 milioni (6 milioni al 30 giugno 2020), di cui 1,2 milioni (1 milioni al 30/6/20) dovuti all’applicazione dell’IFRS16.
Il periodo chiude con un utile netto di competenza pari a 1,5 milioni, rispetto alla perdita di 6,6 milioni al 30 giugno 2020, beneficiando del provento da consolidamento di 8,8 milioni connesso dell’acquisizione del controllo sul gruppo Safe&Cec.
Breakdown ricavi
Dalla ripartizione dei ricavi del solo settore Green Transportation emerge il positivo apporto di entrambe le aree di business. In particolare le vendite sul canale After Market, aumentano del 32,9% a 41,6 milioni (54% del totale), principalmente a seguito della ripresa di alcuni mercati delle aree Latam, nordafricana e asiatica.
L’aumento delle vendite sul canale OEM (+24,2% a 35,4 milioni) che rappresentano il 46% del totale, (48% al 30 giugno 2020) deriva, invece, dai crescenti ordinativi di un primario cliente OEM, che ha puntato sui motori bifuel a GPL per lo sviluppo della propria offerta green.
Per quanto riguarda la ripartizione per area geografica del solo settore Green Transportation, le vendite in Italia, pari al 13% del fatturato complessivo (16% nel primo semestre 2020), sono sostanzialmente in linea con il medesimo periodo dell’esercizio precedente (-1%). Dopo un primo trimestre particolarmente colpito dalla ripresa dei contagi e dalle conseguenti limitazioni alla mobilità delle persone, il secondo trimestre ha registrato incoraggianti segnali di ripresa, con una crescente richiesta di conversioni.
Il resto d’Europa rappresenta il 54% delle vendite complessive (53% nel primo semestre 2020), in incremento del 27,7% a 40,6 milioni, grazie principalmente ai crescenti ordinativi di un primario cliente OEM.
Le vendite conseguite sul continente americano, pari a 8,7 milioni (6,8 milioni al 30 giugno 2020), registrano un incremento del 28% grazie al positivo andamento dell’area Latam che, nonostante i ritardi nelle campagne vaccinali, ha mostrato importanti segnali di ripresa. I mercati dell’Asia e resto del Mondo, pari al 22% del fatturato complessivo, crescono del 50% a 18 milioni beneficiando in particolare del positivo andamento del mercato nordafricano ed asiatico.
Stato patrimoniale
A fine giugno 2021 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 99,5 milioni (88,2 milioni al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 e del fair value dei derivati), aumentato rispetto ai 72,9 milioni di fine dicembre 2020, anche a seguito del consolidamento di Safe&Cec che ha apportato debiti netti per 15,3 milioni (8 milioni al netto dell’IFRS 16).
Nel primo semestre 2021 il patrimonio netto è aumentato a 62,2 milioni rispetto ai 56,3 milioni di fine 2020.
Seguendo la dinamica del risultato netto, il ritorno per gli azionisti (Roe) si attesta al 3% a fine 2019 (non significativo nel 2020 a seguito della perdita conseguita), mentre risulta pari al 6,6% il dato annualizzato a fine giugno 2021.
Outlook
Per l’intero 2021 il management, includendo Safe&Cec e riducendo le aspettative per il settore Green Transportation, penalizzato dalla carenza di materie prime e il conseguente incremento dei prezzi, stima ricavi consolidati pari a 230 milioni, di cui 170 milioni relativi al settore Green Transportation (175-185 milioni nelle precedenti stime) e 60 milioni al settore Clean Tech Solutions (nel periodo maggio-dicembre 2021), ed un Ebitda margin adjusted tra 17 milioni e 20 milioni, di cui 10-12 milioni (17-19 milioni la precedente guidance) relativi al settore Green Transportation, e tra 7 milioni e 8 milioni al settore Clean Tech Solutions (sul periodo maggio-dicembre 2021).
Per quanto riguarda il settore Clean Tech Solutions, su base annua, l’organo amministrativo conferma le previsioni che indicano un valore della produzione tra 85 milioni e 90 milioni.
Sostanzialmente in linea con la guidance della società le proiezioni 2021 dello Specialist Equita Sim (studio del 14 settembre) con ricavi attesi a 228 milioni (+60%), un Ebitda a 16,6 milioni e un utile netto di 6,6 milioni. Includendo poi l’acquisizione di Metraton gli analisti si attendono nel 2022 ricavi pari a 306,4 milioni per salire a circa 325 milioni nel 2023, con un Ebitda adjusted stimato rispettivamente a 33,9 milioni e a 39,7 milioni. L’utile netto dai 7,4 milioni del 2022 dovrebbe attestarsi a 10,6 milioni a fine periodo previsionale.
Borsa
Da inizio anno il titolo registra una performance del +12,6%, mentre nelle ultime 52 settimane l’azione ha messo a segno un guadagno del 67% circa, rispetto al +72,7% dell’indice Ftse Italia Star.