Servizi Finanziari (+1,7%) – Fineco in spolvero (+2,4%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un rialzo dell’1,7% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+0,5%), beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+0,6%) e facendo meglio del Ftse Mib (+0,7%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

L’andamento in rialzo del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+2,4%). Sul Mid Cap denaro su Anima (+2,7%), reduce dai conti e dalla raccolta netta di ottobre.

Sul listino si interrompono le vendite su Nexi (+1,2%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che sarebbe interessata al merchant acquiring di Eurobank secondo rumor di stampa.

Sul Mid Cap rallenta Cerved (-0,3%), più vicina al delisting. Ok doValue (+1,3%), Banca Ifis (+1,8%), al lavoro sul nuovo piano industriale e che ha acquistato da Cerberus un pacchetto di Npl da 2,8 miliardi, e illimity (+0,4%), che resta sui massimi storici.

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-1,3%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.