Mercati – Calma piatta nel Vecchio Continente e a Milano (-0,1%)

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, in linea con i futures di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib è pressoché invariato (-0,1%) in area 27.780 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (flat), l’Ibex 35 di Madrid (invariato) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%). Variazioni contenute anche per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo i nuovi record messi a segno venerdì.

Il focus degli operatori resta prevalentemente concentrato sulle pressioni inflazionistiche e il loro impatto sulla ripresa economica. I riflettori sono puntati sui dati americani di ottobre relativi ai prezzi al consumo, mentre nel Vecchio Continente l’inflazione sarà un argomento della riunione odierna dell’eurogruppo.

La continua crescita dei prezzi potrebbe costringere le banche centrali ad anticipare eventuali mosse restrittive, nonostante la conferma del supporto monetario, dopo che la Fed ha già annunciato l’avvio del tapering e altre banche centrali – come quella canadese – hanno aperto ad un aumento dei tassi.

A tal proposito verranno monitorati attentamente gli interventi di alcuni esponenti del Fomc, in calendario oggi, dopo che Esther George, presidente della Fed di Kansas City, ha sottolineato il rischio di un periodo prolungato di elevata inflazione.

In Cina, si è aperto oggi il meeting del Partito comunista nel quale il presidente Xi Jinping dovrebbe ottenere un inedito terzo mandato.

Sul Forex, in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici significativi, l’euro/dollaro staziona a 1,157 così come il cambio tra biglietto verde e yen a 113,4.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 83,7 dollari e il Wti (+1,4%) a 82,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 115 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,89%, nel primo giorno di collocamento della quarta edizione dei Btp futura.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Buzzi Unicem (+2,35%) in scia all’approvazione del piano Usa sulle infrastrutture, Tenaris (+2,3%), Diasorin (+2%) e Inwit (+2%), mentre arretrano Ferrari (-0,9%), Nexi (-1,6%) e Telecom Italia (-2%), in calo dopo gli acquisti dell’ultima ottava.