Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:
Proseguono contrastate le borse europee. Il Ftse Mib cede lo 0,6% e il Ftse 100 lo 0,2%, mentre il CAC 40 e il Dax guadagnano rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%. Ribassi generalizzati a Wall Street dove il Nasdaq cede lo 0,4%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones arretrano dello 0,3%.
Nissan ha riportato un utile operativo del secondo trimestre di 62,8 miliardi di yen rispetto a una perdita di 4,8 miliardi di yen un anno prima, con le vendite rimbalzate se confrontate con il crollo innescato dalla pandemia. Nel semestre l’utile operativo è aumentato a 139,13 miliardi di yen e l’utile netto a 168,6 miliardi da una perdita di 330 miliardi. Le vendite salgono nel semestre a 3.947 miliardi di yen.
Nissan ha triplicato così la sua previsione di utile netto annuale, arrivando ora a 180 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro), grazie ai nuovi modelli e alla forte domanda, nonostante le carenze globali che pesano sulla sua produzione. Nissan ha anche alzato le previsioni sull’utile operativo annuale, da 150 a 180 miliardi di yen. Ha invece abbassato le prospettive sui ricavi, a 8,8 trilioni di yen (67,2 miliardi di euro) contro un precedente obiettivo di 9,750 miliardi di yen.
I risultati positivi arrivano in un momento delicato per il costruttore che sta cambiando strategia sul fronte dell’offerta di auto elettriche. La Nissan Leaf, per anni l’elettrica è stata la più venduta al mondo prima dell’arrivo sul mercato della Tesla Model 3. E ora sarà sostituita da una nuova crossover, assegnata allo stabilimento inglese nel quadro di un progetto di rafforzamento delle attività manifatturiere dell’impianto. Sarà sostituita da un modello Crossover che incontra maggiormente i gusti della clientela.
I buoni risultati di Nissan spingono le quotazioni del titolo Renault che al momento guadagna il 2,7%. Si ricorda che Renault detiene il 43,4% di Nissan.
“In Germania l’offerta di strutture di ricarica delle batterie per le auto elettriche non tiene il passo della crescita delle vendite di questi modelli, e questo dovrebbe essere considerato nel valutare i target di estinzione delle vetture con motore a combustione interna”. È il monito lanciato dall’amministratore delegato della BMW Oliver Zipse, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre.
“Le auto elettriche guadagnano consensi ma l’espansione della rete di ricarica è in ritardo”, ha detto il manager, ricordando come in Germania, “le vendite di auto elettriche sono cresciute cinque volte più velocemente della capacità di ricarica, e in molti paesi dell’UE non esiste alcuna rete con punti di ricarica”. “Per questo motivo, ulteriori passi verso una maggiore riduzione di CO2 in Europa dopo il 2030 dovrebbero essere decisi solo considerando l’infrastruttura di ricarica effettivamente disponibile”, ha affermato. BMW ha attualmente cinque modelli completamente elettrici nella sua gamma e conta di presentarne altri tre entro il 2023 anche se prevede di continuare a offrire auto a benzina, diesel e ibride a livello globale, a seconda delle normative nazionali.