Obbligazioni – Nuovi rialzi per i rendimenti europei, Btp decennale oltre l’1%

Prosegue la spinta al rialzo per i rendimenti del Vecchio Continente con gli investitori focalizzati sui dati macro, le crescenti pressioni inflazionistiche e la recrudescenza della pandemia, il tutto all’indomani della conferma di Jerome Powell alla guida della Banca centrale Usa.

Listini continentali in territorio negativo con il Ftse Mib che cede l’1,3%.

Ieri il presidente americano Joe Biden ha confermato Powell a presidente della Fed, nominando come vice quella che era indicata come il possibile successore, Lael Brainard.

Intanto i mercati stanno prezzando un rialzo dei tassi di interesse di un quarto di punto nel meeting della Fed di giugno 2022, con la possibilità di un secondo intervento a settembre e di un terzo entro dicembre.

Sul fronte macro, l’attenzione oggi è rivolta soprattutto sulla stima preliminare di novembre degli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti.

A livello di Eurozona, in particolare, il Pmi Manifatturiero si è fissato a 58,6 punti, superiore sia alle attese degli analisti (57,4 punti) che ai 58,3 punti di ottobre. Analogamente per il Pmi Servizi che ha segnato un valore di 56,6 punti (vs 54,6 punti di ottobre e 53,5 punti del consensus) e per l’indice composito che si è attestato a 55,8 punti (consensus 53 punti, dopo i 54,2 punti di ottobre).

Rimanendo in Europa, l’accelerazione dei casi covid sta portando l’Austria in lockdown, mentre in Germania Angela Merkel ha invocato misure maggiormente restrittive.

In Italia, nell’incontro di ieri sera a Palazzo Chigi i governatori delle Regioni si sono sostanzialmente schierati a favore del green pass rafforzato riservato ai soli vaccinati.

Tornando all’obbligazionario, nella serata di ieri il Tesoro ha annunciato che nell’asta di giovedì 25 novembre metterà a disposizione fino a 3,25 miliardi tra BTP Short Term e BTP€i a 10 anni.

Intanto, il rendimento del Btp decennale schizza all’1,02% (+12 bp) con lo spread ampliatosi a 127 punti base (+6 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,63% (+9 bp), mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,126.