Utility (0,0%) – Bene Snam (+1,1%) nel giorno del piano 2021-25 con visione al 2030

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un 0,0%, sottoperformando il corrispondente europeo (+0,6%) e il Ftse Mib (+0,7%).

Seduta in rimonta per le borse europee, dopo la chiusura negativa di venerdì scorso in scia alla scoperta della nuova variante sudafricana del virus. Gli operatori attendono maggiori indicazioni sulla pericolosità di Omicron per valutarne il possibile impatto sulla crescita dell’economia. Intanto, i traders hanno aggiustato le aspettative su un rialzo dei tassi da parte della Fed, in attesa dei dati di venerdì sul mercato del lavoro.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%.

Tornando a Piazza Affari e al comparto utility, tra le big la migliore è stata Snam (+1,1%) nel giorno della presentazione del piano 2021-2025 con visione al 2030Nel periodo 2021-2030, il Gruppo stima fino a 23 miliardi di opportunità di investimento in tre aree di crescita (15 miliardi per le reti energetiche, 5 miliardi per lo stoccaggio di energia e 3 miliardi per progetti green) per essere leader globale nelle infrastrutture per i gas verdi.

La società guidata da Marco Alverà ha siglato un accordo con Eni che prevede che Snam acquisterà per 385 milioni il 49,9% delle partecipazioni detenute da Eni nelle società che gestiscono i due gruppi di gasdotti internazionali che collegano l’Algeria all’Italia.

Stefano Donnarumma, Ad di Terna (+0,6%), è stato nominato nuovo Presidente di GO15, l’associazione che raggruppa i principali gestori delle infrastrutture per la trasmissione dell’elettricità a livello mondiale.

Tra le mid, svetta Alerion Clean Power (+16,2%) il cui Cda ha alzato la guidance 2021 sull’EBITDA, da 108 a 115 milioni, e sull’utile netto, da 30 a 39 milioni. La PFN al 31 dicembre 2021 è stimata a circa 510 milioni (447 milioni in precedenza). Per il 2022 l’EBITDA è previsto a 165 milioni e l’utile netto a 75 milioni.

Il Cda inoltre ha deliberato l’avvio della revisione del Piano Industriale 2021-23 e del processo di riorganizzazione strategica finalizzato alla individuazione di un partner industriale o finanziario che assicuri le risorse finanziarie per sostenere il programma di investimenti dei prossimi anni.

Tra le small, infine, spicca PLC (+2%).