Avvio di seduta all’insegna del denaro sul titolo Unicredit, che svetta sul Ftse Mib in rialzo del 2,4% a 13,10 euro, a fronte del Ftse Mib in frazionale calo dello 0,20 per cento.
L’attenzione del mercato segue la pubblicazione di ieri del nuovo piano strategico 2022-2024, basato su tre leve interconnesse: l’efficienza nei costi senza compromettere gli investimenti in trasformazione digitale e nel business, l’ottimale allocazione del capitale e crescita dei ricavi netti del 2% circa all’anno.
Il nuovo modello di business consentirà una forte generazione organica di capitale, in grado di garantire una remunerazione degli azionisti significativamente maggiore e in progressiva crescita in arco di piano, pari ad almeno 16 miliardi per il periodo 2021-2024.
La distribuzione avverrà attraverso la combinazione di dividendi cash e riacquisti di azioni proprie, mantenendo o eccedendo un robusto CET1 ratio del 12,5-13 cento.
Fonti di stampa riportano che il piano prevede per l’Italia una manovra in termini di efficienza pari a 950 posti di lavoro, principalmente concentrati nelle funzioni centrali, che potrà avvenire con la possibilità di uscite su base volontaria, con diverse forme di esodo (ultima finestra pensione dicembre 2024), privilegiando il pensionamento diretto tramite l’utilizzo del fondo di solidarietà (ultima finestra aprile 2028) e incentivazioni di natura individuale.
Lo si legge nella comunicazione inviata dal gruppo ai sindacati e all’ABI secondo cui si terrà conto delle circa 200 adesioni già raccolte nel precedente piano.
