Utility (+2,1%) – In luce Enel (+2,5%) nelle 4 sedute prenatalizie

Nel periodo dal 20 al 23 dicembre, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato complessivamente un +2,1%, sovraperformando il corrispondente europeo (+1,9%) e il Ftse Mib (+1,5%).

La settimana breve prima di Natale si è aperta all’insegna della volatilità, per via di diversi fattori di incertezza e dei volumi di scambio ridotti. In primis la pandemia, che ha portato diversi Paesi a reintrodurre limitazioni e chiusure. A ciò si somma la prospettiva di un minor supporto monetario dalle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione.

Focus anche sul piano di Biden da 2.000 miliardi di dollari, ostacolato dal parere sfavorevole di un senatore. Dall’altro lato, sono giunte notizie positive sul fronte dei trattamenti contro il virus e dall’agenda macroeconomica, che hanno risollevato il sentiment.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si attesta a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,1%.

Tornando a Piazza Affari e al comparto utility, tra le big fa meglio Enel (+2,5%) che ha siglato un accordo con Cinven per rinnovare la partnership in Ufinet Latam e sostiene la transizione energetica in Corea con 6,2 MW di impianti solari sui tetti delle fabbriche.

Il colosso elettrico ha firmato, con Be Charge – società controllata da Eni gas e luce (dal 2022 Plenitude) – ed Eni, accordi che permettono a chi guida elettrico di fare il pieno di energia al proprio veicolo sul territorio nazionale utilizzando le infrastrutture delle tre società, che possono contare circa 20 mila punti di ricarica elettrica.

Enel X e Fondazione Patrimonio Comune, fondata da ANCI, hanno siglato un protocollo di intesa per favorire la diffusione delle comunità energetiche in Italia.

Segue Terna (+1,8%) che ha sottoscritto un accordo modificativo della Revolving Credit Facility ESG linked di back up, sottoscritta il 24 settembre 2018 nella forma di linea “committed” (RCF 2018). L’operazione consiste nella modifica della RCF 2018 al fine di prevedere l’estensione della durata della stessa a 5 anni, l’incremento dell’importo fino a un ammontare complessivo di 1,65 miliardi e la modifica degli indicatori ESG.

Standard Ethics ha assegnato al gestore della rete elettrica nazionale un Outlook “Positivo”, migliorandolo rispetto al livello “Stabile” della precedente valutazione, confermando il Corporate Rating “EE-“, corrispondente alla fascia “Investment grade”, ovvero il massimo livello di valutazione.

Tra le mid, l’agenzia di rating Fitch ha confermato per Iren (+0,5%) il rating “BBB” con outlook “Stabile”.

Ascopiave (0,0%) ha perfezionato l’operazione di investimento con il Gruppo EVA consistente nell’acquisizione di sei impianti idroelettrici con una potenza nominale pari a 4,6 MW.

Tra le small, algoWatt (-1,1%) ha sottoscritto il closing per la cessione a Buttol di asset operativi nel settori cleantech e circular economy, per un controvalore complessivo di 3 milioni.