Il Ftse Italia Banche termina la prima ottava del 2022 con uno scatto del 5,6% al di sotto dell’analogo indice europeo (+6,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione è tornata anche sulla possibile stretta monetaria prima del previsto da parte della Fed per contrastare le pressioni inflazionistiche.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 130-140 pb, il comparto bancario ha archiviato brillantemente la prima settimana del nuovo anno.
Sul Ftse Mib in gran spolvero Intesa Sanpaolo (+7,8%), il cui cda il prossimo 3 febbraio approverà il nuovo piano industriale, Banco Bpm (+7%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A, UniCredit (+5,2%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano strategico, e Bper (+4,7%), in corsa per Carige.
Sul Mid Cap in luce Mps (+3,9%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026. Bene Popolare di Sondrio (+2,5%), reduce dalla trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap strappa Carige (+17,9%), in attesa della risposta ufficiale del FITD dopo la disponibilità arrivata da Bper ad approfondire i termini dell’offerta, purché in un regime di esclusiva, e con un possibile inserimento di Crédit Agricole.