Mercati – Chiusura in calo per Piazza Affari (-1%) e l’Europa

Finale negativo per le borse del Vecchio Continente, frenate anche dall’andamento di Wall Street, in un contesto appesantito dalla prospettiva di un minor supporto monetario dalle banche centrali e dall’impatto della variante Omicron sull’economia.

Il Ftse Mib di Milano termina in flessione dell’1% a 27.353 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1,4%), il Dax di Francoforte (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Oltreoceano arretrano Dow Jones (-1,3%), S&P500 (-1,6%) e Nasdaq (-1,9%), con i tecnologici maggiormente colpiti dalla rotazione settoriale.

Il focus dei mercati resta concentrato sulla politica monetaria e sull’evoluzione della pandemia. Le ultime indicazioni provenienti dalla Fed e dai dati macro hanno rafforzato le ipotesi di quattro interventi restrittivi sul costo del denaro nel 2022 per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche. Il primo ritocco è atteso già a marzo, seguito quasi certamente da un altro rialzo a giugno.

Il report di mercoledì sui prezzi al consumo statunitensi dovrebbe contribuire a chiarire ulteriormente il quadro, così come i commenti di alcuni membri del Fomc in programma questa settimana.

Nel frattempo, rimane alta l’attenzione per la diffusione della variante Omicron a livello globale. In Asia, la Cina ha registrato i primi casi del nuovo ceppo del virus, mentre le autorità di Taiwan e del Vietnam si preparano a intensificare le restrizioni in vista delle festività per il Capodanno Lunare.

Dall’agenda macro sono giunti i dati di novembre sulla disoccupazione in Italia (in calo al 9,2%) e nell’eurozona (in discesa al 7,2%). Le scorte all’ingrosso negli Usa sono cresciute dell’1,4% mensile a novembre.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,133 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 115,1. Tra le materie prime, viaggiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 81,2 dollari e il Wti (-0,5%) a 78,5 dollari, dopo aver registrato il maggior rialzo settimanale in un mese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,28%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap chiudono in rialzo soprattutto Leonardo (+1,9%), Pirelli (+1,5%) e Poste Italiane (+0,95%) mentre arretrano Amplifon (-4,4%), Stm (-4,5%) e Nexi (-4,8%).