Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la prima settimana del 2022 sulla parità (0,0%) e al di sopra dell’analogo indice europeo (-1,5%), beneficiando solo in parte degli acquisti sul comparto bancario (+5,6%) e risultando meno tonico del Ftse Mib (+1%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione è tornata anche sulla possibile stretta monetaria prima del previsto da parte della Fed per contrastare le pressioni inflazionistiche.
L’andamento tonico del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, incluse sul Ftse Mib Fineco (+1,1%) e Azimut (+0,5%), che ha rafforzato la partnership con Mamacrowd e prosegue negli investimenti nell’economia reale.
Sul listino principale ok Nexi (+0,4%), con l’incorporazione di Nexi diventata efficace e con S&P che ha alzato il rating.
Sul Mid Cap sottotono Cerved (-0,3%), vicino al delisting. Rallenta doValue (-1,7%), mentre sale Banca Ifis (+2,7%), al lavoro sul nuovo piano industriale e che nel 2021 ha acquistato Npe per 3,7 miliardi. Acquisti su illimity (+0,2%), sempre in prossimità dei massimi storici.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+5,5%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico al 2025.