Pop. di Sondrio – “Tematiche di sostenibilità ben integrate nel nostro modello di business”

Banca Popolare di Sondrio, da sempre vicina ai territori in cui opera, è impegnata costantemente a favorire uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese.

Sin dalla sua fondazione, la banca è attenta al soddisfacimento dei plurimi interessi dei vari stakeholders, ispirando i propri comportamenti a buone prassi, a valori della mutualità, dell’etica e della reciprocità, associando allo scopo classico del perseguimento degli utili quello identitario della realizzazione di un beneficio comune.

Banca Popolare di Sondrio intende continuare ad avere un ruolo di primo piano nel percorso di transizione verso obiettivi di sostenibilità, sperimentando le modalità più consone con cui realizzarli nel contesto proprio e di sistema.

Della strategia dell’istituto ne ha parlato il team di sostenibilità, in un’intervista rilasciata a Market Insight.

Quale significato ha per voi la sostenibilità? Come si integra nel vostro modo di fare Banca?

“Fare sostenibilità è per la Banca Popolare di Sondrio un nuovo modo di inquadrare le molteplici iniziative tradizionalmente intraprese a supporto del territorio e della sua comunità: è sufficiente, infatti, rileggere con attenzione il nostro resoconto di bilancio per incorrere in quanto abbiamo fatto, cercando di svolgere, con zelo e tanta passione, quella che è la nostra mission aziendale”.

 Con queste parole, Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio, si rivolgeva ai lettori nella lettera agli stakeholder della Dichiarazione Non Finanziaria del 2019, riaffermando l’orientamento proprio della Banca attento e sensibile al proprio contesto sociale e ambientale.

Le attività legate alla sostenibilità intraprese dalla Banca evolvono lo storico concetto di responsabilità sociale (CSR) e si allineano alle più recenti considerazioni riguardo i fattori ESG (Environmental, Social, Governance).

Come e quando è iniziato il vostro impegno verso le pratiche ESG?

“Sin dalla sua fondazione, l’istituto orienta la propria azione al soddisfacimento degli interessi degli stakeholder, ispirando i propri comportamenti a buone prassi, ai valori della mutualità, dell’etica, della reciprocità, associando allo scopo classico del perseguimento degli utili, quello identitario della realizzazione di un beneficio comune”.

“L’essenza propria della Banca si manifesta difatti in una costante promozione dello sviluppo economico e sociale delle comunità in cui opera, con particolare attenzione alle strutture costitutive delle medesime, fatte di famiglie e di piccole e medie imprese. Stimolo per l’integrazione dei fattori ESG è stato rappresentato dalla rendicontazione non finanziaria: a partire dall’implementazione del D.Lgs. 254/2016, infatti, la Banca ha intrapreso un percorso volto a monitorare le proprie performance ambientali, sociali e di buona governance in modo più consapevole, con l’intenzione di incrementare il proprio impegno nel tempo”.

Come viene integrata la sostenibilità nel business aziendale? Quali sono le priorità di integrazione della sostenibilità nel business e nell’operatività della Banca?

“I principi e le priorità di integrazione della sostenibilità sono racchiusi nella nostra Policy di Sostenibilità, che enuncia le linee guida di indirizzo e i riferimenti fondamentali per il perseguimento degli obiettivi della Banca, in primis, il supporto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs)”.

“Come già anticipato, l’attenzione alla sostenibilità fonda le proprie radici nelle origini stesse della Banca: l’integrazione del fattore “S” è insita nel nostro DNA, sia per quanto riguarda il business, attraverso un supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini ma anche a medie e grandi imprese, sia nella nostra operatività, ad esempio nella costante valorizzazione delle risorse umane”.

“Lo sviluppo del fattore “E” rappresenta sicuramente la sfida più grande: la Banca ha di recente approvato una Policy Ambientale, documento che testimonia un impegno sempre maggiore nel ridurre gli effetti sull’ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività a impatto diretto e nel gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate in particolare ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela”.

“Il 2021 è stato inoltre un anno importante per lo sviluppo del fattore “G”: la Banca si è dotata di una struttura articolata di governance della sostenibilità con il coinvolgimento diretto del Consiglio di Amministrazione, che definisce le strategie a livello di Gruppo e supervisiona il corretto presidio di tali tematiche, avvalendosi del supporto del Comitato manageriale di Sostenibilità, il quale ha responsabilità di coordinamento delle attività connesse”.

“A livello operativo, un’unità organizzativa dedicata (Ufficio Sostenibilità) si occupa di monitorare le evoluzioni regolamentari e gestire le iniziative specifiche in ambito ESG, coadiuvando le diverse funzioni aziendali convolte, tramite il lavoro congiunto con i Referenti ESG”.

Quali sono i principali rating di sostenibilità in cui siete presenti? L’inserimento in tali indici quali benefici ha portato? Partecipate/aderite a iniziative internazionali (es. Global Compact delle Nazioni Unite, questionario CDP)?

“Banca Popolare di Sondrio ha progressivamente evoluto il concetto di sostenibilità attraverso una serie di attività, progetti e iniziative internazionali, e intende progressivamente ampliare la propria partecipazione a tavoli di lavoro specializzati”.

“In particolare, la Banca aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite sin dal 2004 ed è inoltre Membro fondatore del Global Compact Network Italia a partire dal 2018. L’impegno della Banca viene ribadito pubblicando periodicamente la Communication on Progress (COP), documento in cui si dichiara che i Dieci Principi del Global Compact sono parte integrante della cultura aziendale, oltre che delle attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte”.

“Nel 2021 l’agenzia indipendente Standard Ethics ha assegnato alla Banca il proprio rating di sostenibilità, per la prima volta in forma solicited, pari al livello ‘EE’, attestando il forte livello di conformità raggiunto. Nel suo rapporto finale, l’agenzia afferma che la Banca Popolare di Sondrio si è costantemente allineata alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità, mostrando una progressione regolare che ha riguardato sia i temi di governo societario, sia quelli ambientali e sociali”.

“Nel 2020, la Banca ha per la prima volta compilato il Questionario sul cambiamento climatico CDP (ex Carbon Disclosure Project), un’organizzazione no-profit internazionale che indirizza le aziende e i governi alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla protezione delle foreste. Partecipando, la Banca ha voluto dimostrare la propria trasparenza e responsabilità, caratteristiche indispensabili per segnare il passaggio verso un futuro all’insegna del monitoraggio e progressiva riduzione dei propri impatti ambientali. Nel 2021 il punteggio (score) ottenuto è stato ‘C’”.

“Banca Popolare di Sondrio si è inoltre dotata nel tempo di strumenti all’avanguardia in fatto di trasparenza e comunicazione delle informazioni non finanziarie, in particolare utilizzando gli Standard della Global Reporting Initiative (GRI)”.

Secondo la vostra sensibilità qual è il peso della sostenibilità nelle scelte di investimento? Avete un obiettivo a medio-lungo termine sull’incidenza di SRI nel vostro azionariato?

Il settore degli investimenti finanziari è stato caratterizzato da radicali quanto veloci cambiamenti: tra questi, vi è lo sviluppo dell’approccio sostenibile agli investimenti, basato sull’integrazione dei criteri ESG negli algoritmi classici di valutazione prettamente finanziaria. Lo scopo è quello di perseguire un modello di finanza sostenibile di lungo periodo dove i principi di responsabilità relativi all’ambiente, ai diritti umani e ai meccanismi di governo di imprese e Stati vengono affiancati alle tradizionali logiche quantitative basate sul “profitto”.

“Di riflesso, all’affermarsi dei principi di cui sopra, il settore del risparmio gestito ha sviluppato nuovi prodotti in grado di avvicinare l’offerta a una domanda sempre più evoluta che richiede maggior valore con riferimento alla consapevolezza e alla coerenza delle decisioni di investimento”.

“Banca Popolare di Sondrio, anche in risposta alle richieste del Reg. (UE) 2019/2088, analizza costantemente l’evoluzione dello scenario politico, economico e finanziario, esaminando le notizie e i commenti pubblicati dalla stampa e dagli info providers, i dati economici e societari diffusi tramite gli stessi canali, le informazioni relative ai fondi comuni ed alle SICAV, gli studi e le ricerche predisposti da altri intermediari o da società specializzate. Questo materiale e le informazioni pubblicamente disponibili vengono utilizzati dagli addetti per ricostruire andamenti storici o per effettuare raffronti tra emittenti, OICR o strumenti finanziari”.

“L’acquisizione, l’analisi e la rielaborazione di queste informazioni rappresentano momenti essenziali per l’efficiente valutazione dello scenario di riferimento e delle opportunità di investimento, premessa indispensabile per la costruzione di portafogli di strumenti finanziari che ottimizzino il profilo rischio-rendimento, in relazione agli obiettivi di investimento prefissati. Nello svolgimento di questa attività vengono utilizzati sia un approccio basato sull’analisi fondamentale, sia metodologie di analisi tecnica, senza tralasciare le analisi dei fattori ESG, integrate nel processo decisionale”.

“L’istituto può far leva su una esperienza storica in questo comparto, iniziata da oltre un decennio con una gestione patrimoniale istituzionale “etica”. Nei portafogli della clientela vengono inseriti sempre più di frequente titoli e strumenti finanziari (OICR) certificati come investimenti socialmente responsabili (SRI – Social Responsible Investments) e vengono effettuate analisi di portafoglio che prendono in considerazione anche tali parametri”.

“Sempre in tema di sostenibilità nelle scelte di investimento, per quanto attiene invece il portafoglio titoli di proprietà di BPS, l’obbiettivo è quello di conseguire un incremento nel medio termine degli investimenti obbligazionari nel comparto ESG (Green Bond, Social Bond o Sustainability Bond) fino al raggiungimento del 10% dei titoli di debito della Banca”.