Mercati – Europa in rosso, Piazza Affari (-1%) negativa nel 2022

Borse europee in calo mentre i futures di Wall Street scambiano intorno alla parità dopo la chiusura negativa di ieri, con il sentiment appesantito dalla prospettiva di un minor supporto monetario e da alcuni risultati societari contrastanti.

Il Ftse Mib di Milano perde l’1,0% in area 27.290 punti e passa in negativo da inizio anno. In calo anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,7%).

Poco mossi i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, quest’ultimo in lieve ribasso all’indomani dei risultati di Netflix, sprofondata nel mercato after hours in scia al numero di abbonati sotto le attese.

Il tema dominante sui mercati resta la prossima riduzione degli stimoli da parte della Fed. Gli operatori si preparano a fronteggiare un progressivo aumento dei tassi e un alleggerimento del bilancio da 8.800 miliardi di dollari della banca centrale a stelle e strisce, al fine di contrastare l’inflazione ai massimi da quarant’anni.

Intanto, la stagione di trimestrali prosegue con indicazioni in chiaroscuro, che fin qui non sono state in grado di riportare la propensione al rischio.

In tale contesto, la domanda di asset sicuri spinge il rendimento del Treasury decennale nuovamente sotto l’1,8%, dopo aver sfiorato nei giorni scorsi l’1,9% in scia alle aspettative di più interventi restrittivi da parte della Fed.

Per quanto riguarda i dati macro, le richieste di sussidi di disoccupazione diffuse ieri negli Usa hanno evidenziato un valore sui massimi da tre mesi, a testimonianza dell’impatto della variante Omicron sul mercato del lavoro. In programma oggi pomeriggio il leading index americano e la fiducia dei consumatori dell’eurozona.

Focus anche sulle tensioni internazionali, con le tensioni tra Russia e Ucraina che coinvolgono anche gli Stati Uniti.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,134 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 113,9, con la valuta giapponese favorita rispetto alle altre divise dallo status di asset rifugio.

Tra le materie prime, ritracciano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 87,0 dollari e il Wti (-1,6%) a 84,2 dollari, complice un aumento a sorpresa delle scorte di greggio statunitensi. La Casa Bianca ha anche affermato che potrebbe accelerare il rilascio di riserve strategiche.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2,8%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Intesa (+1,2%) dopo l’upgrade a ‘overweight’ da parte di Morgan Stanley, Finecobank (+0,8%) e A2A (+0,7%), mentre arretrano Prysmian (-3,3%), Tenaris (-3%) e Stellantis (-2,9%).