Impiantistica (-3,8%) – In controtendenza Leonardo (+0,6%) e Salcef (+2%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo dell’1,8% a 27.061 punti, in linea all’andamento negativo delle borse europee, ad eccezione di Londra, e portando la performance da inizio anno in negativo.

Nel corso della settimana, il sentiment dei mercati è stato penalizzato dalla prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse più rapido del previsto da parte della Federal Reserve per contrastare l’elevata inflazione, andando a colpire soprattutto il settore tecnologico.

Allo stesso tempo, la stagione delle trimestrali a stelle e strisce fino ad ora ha fornito segnali in chiaroscuro, evidenziando il rischio che le indicazioni provenienti dai risultati societari potrebbero non riuscire a ravvivare il rally dell’azionario.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha segnato un -3,8% w/w, rispetto al -2,1% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto male in particolare Prysmian (-7% w/w), complice anche il calo del 3,8% di venerdì.

Bilancio settimanale in lieve rialzo, invece, per Leonardo (+0,6% w/w), che nel corso dell’ottava ha annunciato la firma dell’Accordo Quadro con le Organizzazioni Sindacali per la gestione della riduzione congiunturale dei carichi di lavoro della Divisione Aerostrutture.

Nel segmento delle medie capitalizzazioni in rosso Danieli (-4,7% w/w), nonostante un contratto da 100 milioni per quattro nuovi forni di riscaldamento che verranno installati nell’acciaieria di Magnitogorsk in Russia.

Vendite anche su Webuild (-2,1% w/w), dopo aver collocato con successo il nuovo bond “sustainability linked” da 400 milioni e l’annuncio di nuovo contratto da circa 940 milioni in Arabia Saudita, e Fincantieri (-1,7% w/w). In rialzo Salcef (+2% w/w).