Tech (-4,5%) – Stm (-5,4%) e Tim (-7,1%) in rosso nell’ultima ottava

Nelle sedute dal 17 al 21 gennaio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a -4,5% rispetto al -1,8% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al -1,8% del Ftse Mib.

In settimana, l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulla politica monetaria e sulla stagione di trimestrali. La prospettiva di una stretta monetaria della Fed ha messo sotto pressione i rendimenti obbligazionari, penalizzando soprattutto i tecnologici.

In Europa, invece, Christine Lagarde della Bce ha nuovamente escluso un aumento dei tassi nell’eurozona. I dati macro hanno confermato la crescita tendenziale del Cpi dell’eurozona al 5% a dicembre, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione statunitensi sono salite al massimo da tre mesi.

Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i cinque giorni a -5,4%, appesantita dal sell-off sui tecnologici, mentre la tlc Telecom Italia chiude a -7,1%, con il piano di scissione delle attività di rete e servizi del nuovo Ad Labriola che ha allontanato l’appeal speculativo generato a fine novembre dall’offerta di KKR. Il progetto di spin-off della rete ravviverebbe però la possibile successiva integrazione con Open Fiber.

Contrastate le mid cap, con acquisti su Seco (+6,9%). Resiste Tinexta (+0,9%) che ha acquisito la maggioranza della società spagnola Evalue Innovation.

Fra le aziende a minor capitalizzazione arretra soprattutto Tiscali (-7,8%).

A livello internazionale si segnala l’acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft per 68,7 miliardi di dollari.