Banche (+0,8%) – In luce UniCredit (+2,6%), Intesa SP (+0,9%) e Pop. di Sondrio (+1,6%)

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dello 0,8% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+2,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,2%).

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.

L’attenzione è tornata anche sulla possibile stretta monetaria prima del previsto da parte della Fed per contrastare le pressioni inflazionistiche.

Altri fattori sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina e l’elezione del Presidente della Repubblica in Italia.

In questo scenario, con lo spread attestatosi in area 135-140 pb, il comparto bancario ha tentato un rimbalzo.

Sul Ftse Mib risalgono UniCredit (+2,6%), che non presenterà un’offerta per la banca russa Oktritie e che potrebbe cedere l’attività di leasing secondo rumor, e Intesa Sanpaolo (+0,9%), che a breve alzerà il velo sul nuovo piano strategico.

Sul Mid Cap in recupero Mps (+1,3%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026. In rimonta Popolare di Sondrio (+1,6%), al centro delle indiscrezioni sui prossimi sviluppi dopo la recente trasformazione in Spa.

Sullo Small Cap tiene Carige (+0,4%), con Bper che nelle prossime settimane sarà concentrata sulla due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo.