Industria (+3,4%) – Sugli scudi Buzzi Unicem (+6,3% w/w) dopo i risultati preliminari 2021

Nell’ottava appena conclusasi il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha registrato il +3,4% w/w rispetto al +4,1% w/w corrispondente indice europeo e al +1,4% w/w del Ftse Mib.

Il balzo a sorpresa dei prezzi al consumo negli Usa (+7,5% annuo a gennaio) ha rafforzato l’ipotesi di una strategia più restrittiva da parte della banca centrale americana. Il “falco” Bullard della Fed di St. Louis si è espresso in favore di un aumento dei tassi dell’1% entro luglio, con un primo ritocco di 50 punti base a marzo, mentre altri membri del Fomc sembrano prediligere una maggior cautela.

In Europa, il numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato le potenziali conseguenze negative sulla ripresa derivanti da un eventuale aumento affrettato dei tassi e il capo economista Bce Philip Lane ha ribadito che l’inflazione nell’eurozona scenderà senza bisogno di misure più restrittive.

In Giappone, invece, la banca centrale è intervenuta per tenere sotto controllo i rendimenti obbligazionari, offrendo di acquistare un importo illimitato di obbligazioni a tasso fisso nella seduta di lunedì scorso.

Tornando a Piazza Affari, sugli scudi Buzzi Unicem (+6,3% w/w) dopo che i risultati preliminari 2021 hanno evidenziato ricavi in crescita a 3,4 mld.

Cede terreno invece Interpump (-3,1% w/w).

Nel segmento delle mid cap la migliore della settimana è Cementir (+4% w/w),  che per il 2021 ha registrato ricavi record per 1,3 miliardi. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato l’aggiornamento del Piano Industriale del Gruppo per il triennio 2022-2024 e del budget 2022.

Tra le piccole capitalizzazioni in luce Piovan (+5,4% w/w).

Gefran (+1,8% w/w) ha registrato ricavi preliminari 2021 in crescita del 23,6% a/a.

Intek Group (-1,4% w/w) ha annunciato che il principale investimento KME SE ha firmato l’estensione a fine novembre 2022 dell’esistente contratto di finanziamento in pool, coordinato da Deutsche Bank, per un ammontare complessivo fino a 320 milioni.

Infine male Aquafil nella settimana (-6,9% w/w), nonostante nel 2021 i ricavi del gruppo si sono attestati a 569,7 milioni, in crescita del 30,5% a/a e del 3,8% rispetto al 2019.